Mads Pedersen continua a dettare legge al Giro d’Italia 2025. Il corridore danese della Lidl-Trek ha conquistato oggi la sua terza vittoria in cinque tappe, imponendosi sul traguardo in salita di Matera, al termine di una frazione insidiosa di 151 chilometri e ricca di colpi di scena. È la prima vittoria con la maglia rosa sulle spalle, e arriva nel giorno in cui Pedersen celebra anche il recente rinnovo contrattuale con la squadra che lo ha lanciato tra i grandi protagonisti delle corse a tappe.
La vittoria di Pedersen
Una vittoria costruita con intelligenza tattica e spirito di squadra. Dopo una frazione movimentata e un finale tecnico nel cuore della Città dei Sassi, è stato Mathias Vacek a giocare un ruolo chiave: il giovane ceco ha risposto prontamente all’attacco di Primoz Roglic, che ha provato ad allungare nel tratto più duro dell’ascesa conclusiva.
Vacek non solo ha chiuso sullo sloveno, ma ha poi pilotato magistralmente Pedersen nello sprint finale, lanciandolo verso un successo che sa di dominio.
“Un capolavoro di squadra”, ha commentato Pedersen, visibilmente emozionato al traguardo. “Vacek è stato incredibile, mi ha aspettato quando ero in difficoltà e mi ha guidato alla perfezione. Vincere con la maglia rosa addosso è un’emozione diversa, qualcosa di unico.”
Dietro il danese, si è piazzato Edoardo Zambanini (Bahrain-Victorious), autore di uno sprint coraggioso ma leggermente condizionato dalla traiettoria troppo vicina alle transenne, che ne ha limitato l’azione negli ultimi metri. Completa il podio Tom Pidcock (INEOS Grenadiers), finalmente protagonista in questa edizione della corsa rosa dopo un avvio sottotono. La Bahrain-Victorious è stata tra le squadre più attive nel finale, con Damiano Caruso che ha provato ad anticipare tutti allungando sotto lo striscione dell’ultimo chilometro, ma il lavoro della Lidl-Trek è stato impeccabile nel ricucire ogni tentativo.
In classifica generale, Pedersen consolida il primato: Roglic resta il suo principale avversario, ora a 17 secondi, mentre Vacek conferma il suo terzo posto a 24”, dimostrando ancora una volta di essere molto più di un gregario di lusso.
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