30.12.2025
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Sports

«Non si vedeva da anni un giocatore come lui»


A dispetto di quanto vorrebbe la tradizione, ovvero che in Salento fa sempre caldo, al «Via del Mare», che registra il record di spettatori presenti, 28.277, più di Lecce — Milan della prima giornata, tira una tramontana che costringe i presenti a coprirsi e gli stessi tifosi del Como sembrano sorpresi. Prima del calcio di inizio, il portiere del Como, Mauro Vigorito, ex di turno, ha deposto un mazzo di fiori nei pressi della panchina del Lecce in memoria di Graziano Fiorita, lo storico fisioterapista dei giallorossi, scomparso lo scorso aprile per un infarto. 

Chi non ha voglia di coprirsi, in campo, è Cesc Fabregas, oggi squalificato, ma degnamente sostituito da Marco Cassetti, che da calciatore ha giocato nel Lecce tre anni prima di spiccare il volo verso la Roma e l’esordio in Nazionale.

Da allenatore, è un talismano: due anni fa, era esattamente il 26 dicembre, il Como vinse a Cosenza con lui in panchina. «Sono contento per lui, sia perchè qui ha lasciato ottimi ricordi come giocatore, sia perchè ci porta bene — esordisce Fabregas in sala stampa -. E’ uno del gruppo e sono contento perchè abbiamo bisogno di persone come lui, dedite al lavoro e con obiettivi comuni ai miei». 

NICO PAZ, DOUVIKAS E UNA «CLASSIFICA CHE NON SI GUARDA»

Il discorso scivola, inevitabilmente, su Nico Paz, oggi un gol (che ha fatto imbufalire e poi espellere Di Francesco, allenatore del Lecce, per un presunto fallo prima del tiro) un assist e gli applausi scroscianti ricevuti dal pubblico di casa. «Nico è qui per crescere e per fare la differenza con movimenti e creando spazio. Non si vedono molti giocatori così nel calcio moderno, è un trequartista puro — racconta Fabregas con un grande sorriso -. Anche lui deve abituarsi al calcio moderno, il giorno che andrà via da Como potrà trovarsi a giocare in situazioni nelle quali dovrà avere la mente aperta per trovare il suo spazio, ad esempio in squadre giocano il 4-3-3. Quando sta bene come oggi ti dà tanto. Cerca sempre stimoli per crescere e migliorare, c’è tanta strada fare però, siamo molto esigenti con lui e lui lo sa benissimo. Se ti accontenti, arriva qualcuno da dietro e ti mangia».

L’allenatore spagnolo ha parole «dolci» per tutti. Qualcuno potrà dire che quando si vince può sembrare facile, ma non sono parole di circostanza. «Douvikas? Ha grossi margini di crescita. Ha 26 anni e deve lavorare come un animale, anche individualmente, sugli aspetti da migliorare — spiega Fabregas -. È un giocatore importante per noi, aveva fatto bene già l’anno scorso, ora è con noi da 11 mesi. Oggi ha fatto un bel gol e un altro gli è stato annullato». 

Gli ricordiamo che, in attesa della partita del Bologna, chiude il 2025 al sesto posto in classifica e che nell’anno solare il Como è settima in classifica per numero di punti fatti in campionato, 58 in totale. «I punti fatti nell’anno solare sono importanti ma non determinanti, io cerco di non guardare mai la classifica e le statistiche che in questo momento non sono importanti per noi . Vedo una società che cresce velocemente, forse troppo a volte, così come la squadra — conclude il tecnico 38enne -. I giocatori giovani stanno spingendo e migliorano. Alle volte cerchiamo troppo il gol perfetto, c’è tanto lavoro da fare. La classifica ora non mi interessa, voglio vedere una squadra che cresce e creare valore nei nostri giovani. Le prossime partite ci diranno dove possiamo arrivare».


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