Mattinata di consolidamento per Piazza Affari, che in attesa di nuovi dati macro registra lievissime oscillazioni: il FTSE MIB si muove praticamente sulla parità (+0,02%), in linea con una partenza altrettanto prudente degli altri listini europei.
La seduta odierna è caratterizzata da un clima costruttivo sulle borse Ue dopo il taglio dei tassi da parte della Fed: il rimbalzo delle borse USA nella notte si è tradotto in piccoli guadagni per Parigi (+0,4%) e per Londra (+0,2%), con Francoforte e Madrid piatte. Il settore automobilistico (+0,7%) e il lusso (+0,3%) trainano le performance, bene anche banche (+0,4%) e assicurativi (+0,2%). Il comparto tecnologico resta sottotono (-0,8%) a causa della delusione sui conti Oracle.
Sul listino milanese, spicca Brunello Cucinelli (+3%), sostenuta dai risultati preliminari 2025 e dalle previsioni di crescita nel 2026. Bene Ferrari (+1,4%) dopo il recupero della vigilia. Acquisti su Campari (+0,9%), favorite da indiscrezioni su un accordo fiscale rilevante. Solido il comparto bancario: UniCredit guadagna oltre l’1%, seguita da Intesa, Mediobanca e Banco BPM. Tra i pochi titoli in calo Prysmian (-2%) e le utility (Italgas, Snam), penalizzate dal trend negativo dell’intero comparto europeo. Leggero storno per Stellantis (-0,8%) e Leonardo (-0,5%).
Il comparto energetico resta sotto pressione: il petrolio (WTI) viaggia in calo di oltre un punto e mezzo percentuale attorno ai 57,6 dollari al barile, con il Brent a 61,3 dollari dopo il rientro dei tagli OPEC+ e una domanda mondiale che, secondo Unem, ha appena toccato il record di 105 milioni di barili/giorno. Le previsioni per il 2025-2026 confermano una crescita sostenuta nei paesi non-OCSE, mentre in Europa la domanda energetica resta stabile.
Le materie prime preziose sono fra i migliori asset: l’oro sale dello 0,6% a 4.219 dollari l’oncia, mentre l’argento segna nuovi massimi storici (+2% a 62,33 dollari). Sul fronte delle valute, euro/dollaro in rialzo a quota 1,17, ai massimi relativi, trainato sia dal taglio Fed che dai buoni dati macro sull’economia europea. Lo spread BTP/Bund si attesta su livelli minimi (69-70 punti), con il decennale italiano al 3,54%.
Negli Stati Uniti i principali indici hanno chiuso ieri con discreti rialzi dopo la terza riduzione dei tassi del 2025 da parte della Federal Reserve: Dow Jones +1%, S&P 500 +0,7%, Nasdaq +0,3%. L’onda lunga di questo ottimismo si riflette oggi sui mercati mondiali ma senza eccessi. In Asia le borse hanno chiuso in territorio negativo, zavorrate soprattutto dai tecnologici: Tokyo ha ceduto lo 0,9%, Shanghai lo 0,7%, Seul -0,6%.



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