Tante emozioni e attimi di boxe spettacolare, in un Palatiziano che è tornato ad ospitare, l’altra notte, i rappresentati della nobile arte. Merito di Taf — The Art of Fighting e De Carolis Promotions che, grazie alla loro alleanza nel nome dello sport, hanno permesso di offrire questo show ai romani e ai tanti arrivati in trasferta da altre città.
Sul ring del main event, Mauro Forte ha incrociato i guantoni con Salvatore Contino per il titolo EBU Silver dei pesi Gallo, in un confronto carico di intensità ed emozioni: incontro chiuso all’11ª ripresa con la vittoria di Forte che si è aggiudicato la cintura dopo un match molto fisico e sfiancante da entrambi i lati. Ma la forza di questa serata era anche negli altri incontri: molti dall’esito per niente scontato che hanno tenuto il pubblico col fiato sospeso. A partire dal confronto tutto romano, nei pesi welter, tra Pietro Rossetti e Alessio Mastronunzio.
Scambi duri e un’altissima componente agonistica che si è risolta ai punti con un verdetto accolto tra le urla degli appassionati presenti: è stato Rossetti, reduce da una serie di sconfitte consecutive, ad aggiudicarsi la vittoria su Mastronunzio, tra le grida del suo allenatore, Simone D’Alessandri, che contestava duramente il verdetto degli arbitri.
Nei superwelter, ecco lo scontro Milano-Roma, tra due «picchiatori» come Valerio Mantovani e Khalil El Harraz, che hanno dato vita ad un incontro con un’intensità crescente round dopo round. La vittoria di Mantovani è arrivata ai punti dopo sei round, che hanno messo in mostra la forma fisica del pugile milanese, capace di farsi trovare pronto a questo appuntamento contro un avversario esperto e solido come El Harraz. Scambi di complimenti, tra i due, alla fine del match.
In apertura, gli incontri Barilotti–Cravagno e Khalil–Casini hanno messo in mostra il talento della nuova generazione, regalando grandi spunti tecnici e confermando la vitalità del movimento pugilistico italiano. Khalil ha vinto un match tiratissimo che ha infiammato il PataTiziano e diviso il pubblico presente, riconoscendo in lui un esordiente d’eccezione, tributando una standing ovation ai due pugili a fine incontro. Cravagno, invece, ha vinto ai punti con decisione unanime il derby studiato nei minimi dettagli con il suo angolo.
Ha deluso lo scontro nei massimi leggeri tra Morike Oulare e Gabriele Casella – al debutto nel pugilato professionistico: il match è finito con una vittoria dopo solo 30 secondi da parte di Oulare e una performance del romano lontana dai suoi proclami degli ultimi giorni. Finale molto discusso per un colpo dietro la nuca che ha fatto parlare il pubblico dei social, anche se, per la verità, il pugile romano era già rovinato a terra dopo un primo pugno regolare.
«L’amicizia che lega TAF a De Carolis Promotions mi fa sentire a casa anche qui a Roma. Il PalaTiziano è stato il luogo della grande boxe olimpica del 1960, che oggi è parte della storia del pugilato. Noi vogliamo omaggiare questo luogo e scrivere pagine di storia che verranno ricordate in futuro», ha detto Edoardo Germani, guardando il palazzo gremito di gente.
«La cosa più difficile è resistere e non salire sul ring», così il campione del mondo Giovanni De Carolis riassume l’emozione di lavorare ora dietro alle quinte di un grande evento che ha acceso la notte della Capitale: “Ho la certezza che quello di oggi sarà il primo di una serie di grandi momenti di pugilato che vivremo insieme”.
«Il conto alla rovescia verso il prossimo appuntamento TAF che si terrà a Milano a marzo 2026 — prometto gli organizzatori — è già iniziato: nuove sfide, nuove storie e una promessa che si rinnova — continuare ad accendere la passione per il grande pugilato».
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