Il mercato italiano dei droni cresce ancora, arrivando a valere 597 milioni di euro. Entro cinque anni, poi, dovrebbe letteralmente spiccare il volo, con un valore che sarà quasi triplicato, una quota 1,46 miliardi. Nonostante i ritardi legati all’arrivo degli innovativi taxi aerei (i primi erano previsti già quest’anno, ma slitteranno al prossimo biennio), secondo un report di PwC Strategy&Italy, che verrà presentato domani alla Roma Drone Conference 2025, il giro d’affari quest’anno è cresciuto del 18% rispetto al 2024, quando valeva 503 milioni.
Nel 2030, poi, si arriverà a sfiorare il miliardo e mezzo grazie all’arrivo del tanto atteso trasporto automatico dei passeggeri, agli investimenti militari e alla diffusione della consegna di merci tramite droni, con una previsione che rispetto a un anno fa è cresciuto in valore di circa 20 milioni. I primi taxi aerei dovrebbero arrivare nelle principali città italiane, a partire da Roma, Milano e Venezia (con il collegamento ad esempio tra il centro e l’aeroporto cittadino) entro il prossimo anno, con le reti di collegamento che dovrebbero entrare a regime nel 2027. Un biglietto per un volo di 15-20 minuti senza pilota dovrebbe avere un costo di circa 150-200 euro a persona.
Si passerà così nel segmento del trasporto delle persone da un valore di mercato di 37 milioni a circa 366 nel 2030. Crescerà poi in maniera sostenuta il comparto del trasporto merci, che parte dagli 84 milioni di quest’anno e arriverà fino a quota 284 milioni nel 2030, spinto da iniziative nazionali e dalla crescente penetrazione nel mercato di grandi player (come Amazon) ed enti pubblici. Anche il comparto della Difesa vedrà una crescita significativa, passando da 152 milioni quest’anno a circa 350 milioni nel 2030. A spingere questo segmento sono le tensioni geopolitiche e l’aumento dei budget militari nazionali. L’Italia, insomma, utilizzerà e venderà sempre più droni con finalità militari.
LE SPERIMENTAZIONI
Questi velivoli, però, possono essere anche salvavita, con impieghi in missioni di soccorso e trasporto di medicine. Sono infatti già partite le prime sperimentazioni (dal Veneto alla Sicilia, passando per Abruzzo, Campania e Puglia) dell’utilizzo dei droni per il trasporto sanitario d’urgenza di farmaci, sangue, vaccini, organi e apparecchi medici, tra ospedali o per aiutare piccoli centri abitati isolati.
I risultati di questi primi test verranno presentati alla Conferenza, anche quest’anno organizzato alla Fiera di Roma dall’associazione Ifimedia e dalla società Mediarkè, in collaborazione con l’Ente nazionale per l’aviazione civile e l’organizzazione no profit Aopa Italia.
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