06.11.2025
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Politics

Redditi dei politici, Meloni dimezza ma doppia Schlein (che dichiara 98mila euro): ecco quanto guadagnano


Per tornare ai “fasti” di un anno fa, forse, si dovrà attendere il 2026. Quando nel 730 potrebbero comparire le royalties della versione a stelle e strisce della sua autobiografia, “I am Giorgia”. Nel frattempo, però, il reddito di Giorgia Meloni si è più che dimezzato, passato da quasi 460mila a 180mila euro in dodici mesi. È quanto si legge nella dichiarazione dei redditi del 2025 della presidente del Consiglio, pubblicata sul sito della Camera dei deputati. La premier, che è eletta a Montecitorio (e ha rinunciato all’indennità da capo del governo mantenendo quella da parlamentare), è stata tra i primi leader politici a pubblicare online la documentazione fiscale relativa al 2024. Così come hanno fatto tra gli altri Antonio Tajani, Maurizio Lupi, Elly Schlein, Carlo Calenda, Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni. Ed ecco le cifre. Se nel 2024 la premier aveva dichiarato un reddito ante imposte nel corso dell’anno precedente di 459.460 euro, una buona fetta del quale secondo il suo staff era dovuto ai diritti d’autore sui suoi due libri, “Io sono Giorgia” del 2021 e “La versione di Giorgia” del 2023 (che insieme avrebbero assommato più di 300mila copie vendute), nel 730 di quest’anno il peso delle due fatiche editoriali è diminuito sensibilmente. E il reddito lordo complessivo della leader della destra italiana si ferma a quota 180.031 euro.

Nel documento, firmato dalla premier il 28 ottobre, alla voce «variazioni» viene riportato poi l’«acquisto definitivo nuova abitazione come prima casa», ossia il villino nel quartiere Mostacciano, nella zona sud della Capitale. Mentre l’imposta netta versata dalla premier ammonta a circa 63mila euro, con poco più di 6mila euro di detrazioni tra le spese per ristrutturazione, mutuo e contributi al partito.

Nonostante il calo, il 730 di Meloni pesa comunque quasi il doppio rispetto a quello della sua principale avversaria, Elly Schlein: la segretaria del Pd dichiara per il 2024 un reddito lordo di 98.471 euro, identico a quello dell’anno precedente. Una cifra vicina a quella di altri leader dell’opposizione come Nicola Fratoianni (93.306 euro) e Angelo Bonelli ( 101.811 euro), mentre per Carlo Calenda – che è senatore – l’imponibile è pari è pari a 121.799 euro. Mancano all’appello, invece, le dichiarazioni 2025 di Giuseppe Conte e Matteo Renzi. Il presidente del M5S, che nel 730 del 2023 risultava tra gli eletti più “poveri” (con un reddito di circa 24mila euro), l’anno scorso aveva dichiarato un imponibile da 106.580 euro. Mentre il leader di Italia viva un anno fa svettava tra i più ricchi del parlamento, con un imponibile da oltre 2,3 milioni (comunque inferiore rispetto ai 3,2 milioni dichiarati nel 2023).

I “PAPERONI”

Tornando in orbita governo, tra gli otto esponenti dell’esecutivo che hanno già provveduto a caricare online i loro documenti fiscali il “Paperone” risulta il titolare della Giustizia Carlo Nordio, con un reddito lordo da 259.716 euro. Al secondo posto, poco sopra la premier, c’è il ministro degli Esteri Antonio Tajani: se nel 2024 il segretario di Forza Italia dichiarava 154.727 euro, un anno dopo “balza” a quota 185.664. Segue Adolfo Urso, titolare di imprese e made in Italy, a circa 126.340 euro. Mentre non è ancora comparso, sul sito del Senato, il 730 di Matteo Salvini, il cui imponibile ammontava un anno fa a 99.699 euro.

Ben al di sotto, in ogni caso, della sua compagna di partito e avvocata nel processo Open Arms, Giulia Bongiorno. La presidente della commissione Giustizia del Senato, legale di grido famosa per aver difeso con successo (tra gli altri) Giulio Andreotti, supera i 3,2 milioni di euro (l’anno precedente si era fermata a quota 2 milioni e 541mila). Mentre resta tra i “Paperoni” del Parlamento anche l’ex ministro dell’Economia Giulio Tremonti, oggi presidente della commissione Esteri della Camera, che nel 2025 dichiara redditi per 2 milioni e 176mila euro. Restando nel centrodestra, aumenta anche il 730 di Maurizio Lupi: il leader di Noi Moderati sfiora i 225mila euro di reddito imponibile, con una crescita di quasi 100mila euro rispetto agli introiti lordi dichiarati nel 2024.

© RIPRODUZIONE RISERVATA


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