30.10.2025
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Politics

Ungheria, imbarazzo per le frasi di Orban su Trump. Le «fake news» e il video che conferma l’intervista al Messaggero


Rabbia, imbarazzo. E l’accusa che arriva puntuale: «fake news». Il governo ungherese reagisce d’impeto all’intervista del Messaggero a Viktor Orban. Ha fatto rumore, oltreconfine. E le stoccate del premier ungherese contro l’Europa, ma soprattutto contro la scelta di Donald Trump di imporre le sanzioni al petrolio russo, «ha esagerato, ne parlerò con lui a Washington», sono rimbalzate sulla stampa inglese e americana.

Ungheria, imbarazzo per le frasi di Orban su Trump

Quando mancano pochi giorni al vis-a-vis annunciato da Orban a questo giornale, alla Casa Bianca con il Tycoon.

L’attacco arriva a tarda sera. A scagliare la prima pietra è lo storico consigliere politico di Orban, Balasz Orbàn. Posta su X il video della nostra intervista, le domande di fronte all’Hotel Minerva insieme a Tommaso Ciriaco di Repubblica. Dunque accusa: «Le fake news colpiscono ancora: l’obiettivo è chiaro, dividere e indebolire i leader che sostengono la pace», twitta il braccio destro del premier accusando la stampa italiana di aver distorto le sue parole,  di aver inventato la critica a Trump dell’ungherese, «parole che non ha mai pronunciato».

Il video che conferma l’intervista

Peccato che il video pubblicato confermi, con tanto di sottotitoli, la versione fornita dal Messaggero. Mancano pochi minuti all’incontro a Palazzo Chigi con Giorgia Meloni. Orban risponde colpo su colpo. Attacca l’Europa, «non conta niente, è totalmente fuori dai giochi ucraini». Poi arriva il passaggio clou. Fonte di potenziale imbarazzo, per l’uomo forte di Budapest, alla vigilia dell’incontro alla Casa Bianca. Chiediamo a Orban cosa pensa delle maxi sanzioni imposte da Trump al petrolio russo. Risponde che andrà presto a parlarne con lui di persona.

Che sono un enorme problema per l’economia ungherese, «il prezzo del gas e dell’energia salirà alle stelle». Di più: annuncia che chiederà uno «special treatment» per l’Ungheria, un salvacondotto. Ed ecco il passaggio chiave. Chiediamo se Trump, con quelle sanzioni, «went too far», «ha esagerato»? La risposta è netta. «Sì, dal punto di vista ungherese sì». Un distinguo. Più chiaro di così. Ma per il governo ungherese la nostra intervista, insieme a quella di Repubblica, è un’insieme di fake news, «manipolazione politica per screditare l’Ungheria». Posta il video su X. Che conferma tutto.


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