Tra fondi nazionali ed europei ci sono in totale 15 miliardi potenzialmente attivabili per finanziare un Piano casa con un orizzonte pluriennale. Dati alla mano: 2,5 miliardi dalla riprogrammazione dei fondi strutturali 2021-27; 6 miliardi dal nuovo Bilancio Ue, 3 miliardi dal Fondo sociale per il Clima ed altri 2 miliardi dal Fondo investimenti e sviluppo infrastrutturale 2027-2033. Le risorse sono state individuate da Ance, l’associazione dei costruttori edili. A ricordarlo è stato Marco Osnato, presidente delle commissione Finanze della Camera, in occasione dell’apertura, ieri, della conferenza Città nel futuro 2030-2050, promossa da Ance e diretta da Francesco Rutelli. «I temi del futuro delle città, della casa, dell’emergenza climatica sono oggi cruciali», ha sottolineato la presidente di Ance, Federica Brancaccio. Come sottolineato da Rutelli: «Trasformare le città significa creare nuovi e buoni posti di lavoro, imprese, vivibilità ed una casa accessibile per tutti, perché oggi ci sono ancora enormi squilibri».
Il punto di partenza è la fotografia dell’offerta di case nella penisola scattata dalla fondazione Ifel.
IL RAPPORTO
L’Ita lia ha una delle più alte quote di case di proprietà (55,4% contro 47,4 della Francia e il 41,3% della Germania), ma ha anche la quota più bassa di case in affitto. In questo quadro, gli alloggi sociali giocano nella penisola un ruolo chiave sul mercato degli affitti, coprendo il 19,6% del totale, nonostante il basso numero di assegnazioni l’anno. Nel privato, invece ogni anno viene affittato solo un quarto dei 4,6 milioni di alloggi a disposizione. Servire quindi sostenere il mercato. Ad esempio prevedendo un’esenzione Imu per chi affitta a sostegno di chi redditi più bassi come suggerito dal leader di Noi Moderati, Maurizio Lupi. Servono incentivi con un’orizzonte ventennale, ha spiegato il vicepremier, Antonio Tajani, mentre il commissario Ue, Raffaele Fitto, ha ricordato la possibilità di poter attivare i fondi di Coesione per finanziare interventi sulla casa. Di necessità di un politiche abitative e di interventi per la messa in sicurezza del territorio hanno parlato Chiara Braga del Pd , Raffaella Paita di Italia Viva e Alberto Gusmeroli della Lega che lancia l’idea di prevedere anche la proposta di compensazioni immateriali per chi sviluppa progetti edilizi, ad esempio finanziando il terzo settore.
Pino Bicchielli, presidente della Commissione sul rischio idrogeologico e sismico, ha ricordato il 94% dei Comuni a rischi frane e alluvioni. Le città del futuro, ha ricordato Elena Bonetti di Azione dovrà basarsi sulla demografia: al 2050 una famiglia su tre sarà composta da una sola persona. Sullo sfondo ci sono le inchieste sull’edilizia a Milano che hanno bloccato cantieri e lasciato nell’incertezza migliaia di acquirenti. Forza Italia chiede un commissario. Dovrai valutare il fascicolo da uno a uno. Se il blocco degli immobili è dovuto a una diversa interpretazioni della legge potrà prevedere di far pagare una penale per chiudere il contenzioso.
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