08.10.2025
12 Street, Rome City, Italy
Technology

come 51 Pegasi b ha cambiato la conoscenza dell’universo


Il 6 ottobre di trent’anni fa l’umanità compiva un passo storico nella conoscenza del cosmo: veniva scoperto il primo pianeta esterno al Sistema Solare, segnando l’inizio dell’era degli esopianeti. L’annuncio fu dato in Italia, durante un convegno internazionale di astronomia a Firenze, dai planetologi svizzeri Michel Mayor e Didier Queloz, che osservarono il pianeta mentre transitava davanti alla stella 51 Pegasi.

La scoperta, avvenuta nel 1995, cambiò per sempre la nostra visione dell’universo, aprendo la strada alla ricerca di nuovi mondi abitabili e alla comprensione della diversità dei sistemi planetari. Per questo risultato, Mayor e Queloz ricevettero nel 2019 il Premio Nobel per la Fisica, un riconoscimento al valore rivoluzionario della loro scoperta.

Da allora, gli astronomi hanno identificato oltre 6.000 esopianeti, inizialmente per lo più giganti gassosi simili a Giove, ma con il progresso della tecnologia sono stati individuati anche pianeti rocciosi comparabili alla Terra, le cosiddette Superterre. Nell’ottobre 2021 è stato persino scoperto il primo pianeta al di fuori della nostra galassia, M51-1, situato nella galassia Messier 51, a circa 28 milioni di anni luce dalla Terra.

Oggi si stima che siano almeno 8.000 i pianeti esterni al Sistema Solare in attesa di conferma ufficiale. La nuova frontiera dell’astronomia è lo studio delle atmosfere planetarie, alla ricerca di tracce di vita o di condizioni simili a quelle terrestri. Dopo trent’anni dalla scoperta di 51 Pegasi b, la caccia ai mondi abitabili continua a spingerci oltre i confini del conosciuto.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Leave feedback about this

  • Quality
  • Price
  • Service
[an error occurred while processing the directive]