«La pace si costruisce, non basta invocarla. Il piano Usa una luce nelle tenebre»

“La pace non si materializza quando la si invoca. Ma quando la si costruisce con impegno, pazienza, efficacia e ragionevolezza”. Giorgia Meloni parla dalla Loggia di San Francesco ad Assisi, di fronte a una folla venuta ad assistere alle celebrazioni per il poverello. E prende in prestito le parole del santo per mandare un messaggio che pare quasi rivolto alla piazza della Cgil di ieri. Non basta chiedere stop al conflitto, suggerisce la premier. Meglio lavorare come ha fatto l’Italia, “in prima linea nel sostegno umanitario” alla Palestina. Così come elogia, Meloni, il ruolo italiano per il “contributo al dialogo che ha saputo dare” per favorire il piano di pace partorito dalla Casa Bianca. “Una luce che squarcia le tenebre”, lo definisce la premier. Che insiste con le citazioni di San Francesco, definendolo «estremo ma non estremista», anche quando qualche contestatore prova a interromperla nel momento in cui inizia il discorso. Perché fuori dalla basilica sventola qualche decina di bandiera palestinese. Le urlano “Palestina”, lei va avanti: “Ricordo che San Francesco insegnava anche il rispetto rispetto del confronto, del capire le ragioni degli altri”.

Cita Papa Francesco, la terza guerra mondiale a pezzi.

E poi il piano Mattei, tra le altre misure portate avanti dal governo. Elogia la virtù del confronto: “Si deve tentare di parlare con tutti. Dove finisce il dialogo, e lì che germoglia il seme della violenza e della guerra”. Poi però tira un’altra stilettata, quando invita a non “cadere nella trappola della contrapposizione frontale che molti più che per interesse per convinzione portano avanti”. L’intervento dura poco meno di un quarto d’ora, trasmesso in diretta su Rai1. Accanto a lei il presidente dell’Abruzzo Marco Marsilio: è stato l’Abruzzo quest’anno a donare l’olio con cui viene accesa la lampada per il santo. E poi il ministro della Cultura Giuli, la presidente dell’Umbria Stefania Proietti. Una tra i pochi dem presenti insieme a Walter Verini. A mezzogiorno la premier termina l’intervento e poco dopo sale di nuovo in elicottero, diretta a Roma. Dove l’attende un’altra giornata complicata sul fronte dell’ordine pubblico.