25.09.2025
12 Street, Rome City, Italy
Politics

Meloni si smarca, arrivo all’Onu dopo il sì di Parigi alla Palestina


Quella che si apre domani a New York sarà per Giorgia Meloni un’Assemblea delle Nazioni Unite low profile, ma anche “toccata e fuga” visto che la premier arriverà negli States solo in serata per far rientro in Italia meno di 48 ore dopo: mercoledì già in volo, pronta al decollo — destinazione Roma — subito dopo aver pronunciato il suo discorso, il terzo all’Unga da quando è alla guida di Palazzo Chigi. Anche quest’anno, salvo cambi di programma in corso d’opera, Meloni dovrebbe mancare alla tradizionale cena offerta dal Presidente degli Usa ai capi di Stato e di governo presenti a New York e in agenda martedì sera. Una scelta che due anni fa fece scalpore, quando al ricevimento di Joe Biden e consorte Meloni preferì una pizza con la figlia Ginevra (quest’anno non ci sarà) e il suo staff. E che lo scorso anno, bissata, venne letta come una strategia per smarcarsi dal Presidente dem, confidando nell’imminente ascesa di Trump alla Casa Bianca. «La verità è che Giorgia non ama certi eventi, i ricevimenti in cui conta solo la photo opportunity con il padrone di casa», sostiene chi le è vicino. Senza contare che Meloni dovrebbe rifarsi a stretto giro. Il 18 ottobre è infatti attesa nuovamente negli Usa, a Washington, per la cena di gala della National Italian American Foundation (Niaf) che quest’anno compie 50 anni: ai festeggiamenti in pompa magna è atteso anche il tycoon.

GLI IMPEGNI A ROMA

Ma la verità è che quest’anno a New York la presidente del Consiglio non aveva una gran voglia di esserci, complici gli appuntamenti elettorali in patria e il lavoro da portare avanti sulla legge di bilancio. Al punto che per qualche giorno a Chigi era circolata persino l’idea, poi accantonata, di lasciare che a pronunciare il discorso per l’Italia nell’imponente sala oro del Palazzo di Vetro fosse il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, atteso a New York già stasera, alle 22 ore locali. Meloni alla fine ci sarà, ma toccherà comunque al responsabile della Farnesina ribadire la linea cauta del governo italiano sul riconoscimento dello Stato della Palestina, visto che domani — quando Meloni sarà in volo — tutti i riflettori schierati all’Unga saranno puntati sulla scelta compiuta da Parigi. Che, a margine dei lavori dell’assemblea dell’Onu, compirà lo storico passo assieme ad altri 9 Paesi, portando il numero di Stati membri che hanno optato per una decisione fortemente osteggiata da Israele a quota 193. Una linea capitanata da Emmanuel Macron e che l’Italia continua a non condividere. Riconoscere la Palestina solo su carta, per Meloni, rischia addirittura di essere «controproducente». Per questo Roma — più fredda, assieme alla Germania di Merz, anche sulle sanzioni Ue da infliggere a Israele — non si metterà in scia. E mentre rumoreggiano le opposizioni — con Elly Schlein in testa — Tajani difende «la posizione chiara dell’Italia all’Onu, ribadita più volte in Parlamento».

L’Unga quest’anno celebra i suoi 80 anni ma per Meloni, si diceva, sarà low profile. Lo scorso anno, appena giunta a NYC, la premier incontrò i ceo delle principali società statunitensi nel settore dell’IA, i riflettori accesi su di lei anche per via del premio dall’Atlantic Council ritirato dalle mani di Elon Musk, tra qualche naso arricciato dei soci storici del think tank americano, indispettiti dalla scelta del controverso patron di Tesla e SpaceX sul palco dello Ziegfeld Theatre. Quest’anno la premier si limiterà ad una serie di bilaterali. Alcuni fissati — leggi Bangladesh e Corea — per recuperare il viaggio saltato a inizio settembre in Indo-Pacifico a causa dell’accelerazione sui negoziati di pace sull’Ucraina, poi finiti in un nulla di fatto. E proprio la pace a Kiev sarà uno dei temi principali del faccia a faccia che Meloni avrà a New York con Recep Tayyip Erdogan, piatto forte nel menu dei suoi incontri al Palazzo di Vetro. Dove non figura nessun bilaterale con Trump. Ma ottobre è alle porte, tempo un mese per rifarsi.

Ileana Sciarra

© RIPRODUZIONE RISERVATA


© RIPRODUZIONE RISERVATA


Leave feedback about this

  • Quality
  • Price
  • Service
[an error occurred while processing the directive]