Dopo il convincente debutto al Masters 1000 di Cincinnati, Jannik Sinner potrà concedersi una domenica di relax. Il numero uno del mondo, campione in carica del torneo, ha liquidato il colombiano Daniel Elahi Galan con un netto 6-1, 6-1, guadagnandosi un terzo turno da affrontare con fiducia e serenità. Per lui si trattava del ritorno in campo dopo il trionfo a Wimbledon.
Parlando a Tennis Channel, l’altoatesino ha raccontato le difficoltà e le sensazioni avute sul cemento americano: «Cincinnati è un posto speciale. E’ molto difficile giocare qui, la palla vola via e se sbagli un paio di colpi diventa difficile. Non era semplice giocare contro un giocatore proveniente dalle qualificazioni. Bisogna essere comunque propositivi sul campo, sto cercando di trovare il ritmo migliore. Il mio servizio migliora ma sento di avere ancora margine per crescere. Sto cercando di essere aggressivo a rete e di usare palle corte per variare, a livello fisico bisogna essere prontissimi. Se non giochi al 100%, le cose cambiano».
Dopo l’exploit londinese, Sinner ha scelto di prendersi una pausa vera, lontano dalla racchetta: «E’ stato fantastico riprendersi subito e tornare in finale in un torneo dello Slam.
Ho provato a parlare con me stesso prima della finale in maniera positiva, è andata bene. Sono stato felice poi di tornare a casa qualche giorno per stare con famiglia e amici e ricaricarmi mentalmente». L’azzurro ha anche spiegato come la sua gestione sia cambiata col tempo: «Ho lasciato la racchetta per 10 giorni senza tennis, un paio d’anni fa non lo avrei mai voluto fare. Ora, appena posso, metto via la racchetta anche se ho sempre più passione per questo sport. Amo il tennis e amo fare sacrifici, amo anche le persone che ho attorno: è un’ottima combinazione».
Il fuoriclasse azzurro ha infine scherzato sul suo passatempo principale durante la permanenza in Ohio: «Non c’è molto altro da fare qui. Non sono un buon giocatore di golf, ma mi piace fare cose diverse. Oggi ho un giorno libero e magari giochiamo un paio di buche. Se qualche pallina finisce tra le auto, sappiate che è colpa mia». Ma su una possibile sfida extra-tennis con il grande rivale Carlos Alcaraz, che si è già cimentato sul green, Sinner ha sorriso: «Vado a giocare a golf ma non con Carlos Alcaraz, è troppo forte per me. Meglio giocare con il mio team».
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