07.08.2025
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cosa fare (e cosa no) per mettersi al sicuro? Ecco la guida


I cambiamenti climatici possono influenzare indirettamente l’aumento della frequenza e l’intensità delle tempeste di fulmini. Il riscaldamento globale infatti, può aumentare l’instabilità atmosferica, fornendo un ambiente più favorevole alla formazione di temporali e, di conseguenza, di tempeste di fulmini. I fulmini sono dei fenomeni naturali impressionanti e pericolosi che si verificano all’interno dei cumulonembi, le nubi temporalesche che si sviluppano in verticale che talvolta possono arrivare a superare i 10mila metri di quota. Grazie a una crescente rete di sensori terrestri e di sistemi satellitari, i sistemi per rilevare e calcolare i fulmini sono diventati sempre più affidabili.

L’aumento della temperatura media globale dovuto alle attività umane contribuisce a rendere più energetici i fenomeni atmosferici, come i temporali, che possono aumentare la frequenza e l’intensità dei fulmini. Secondo alcune ricerche, i fulmini potrebbero aumentare del 7% circa in tutto il mondo rispetto all’era preindustriale e potrebbero raggiungere un aumento del 18% entro la fine del secolo se si manterranno gli attuali andamenti.

Le aree più interessate da questo fenomeno saranno probabilmente quelle tropicali, le zone montane e una parte importante dell’area mediterranea, dove i periodi di caldo anomalo e prolungato sono diventati più frequenti. Pertanto, è importante riuscire a prevedere il percorso dei temporali per ridurre i rischi per la popolazione e proteggere le infrastrutture. Ma cosa fare in caso di temporali improvvisi per ripararsi dai fulmini? Scopriamolo insieme.

All’aperto

Quando si verifica un temporale con fulmini, la sicurezza è fondamentale. All’aperto, nessun luogo è completamente sicuro, quindi la prima cosa da fare è raggiungere rapidamente un luogo chiuso e attendere almeno 30 minuti dopo l’ultimo tuono prima di riprendere le attività all’aperto.

Se non è possibile raggiungere un edificio, un’automobile con portiere e finestrini chiusi può essere un riparo sicuro, purché l’antenna della radio sia abbassata.

Per ridurre il rischio di essere colpiti da un fulmine, è importante considerare la forma degli oggetti circostanti. I bersagli privilegiati dei fulmini sono gli oggetti alti, come alberi o pali, o quelli sporgenti rispetto all’ambiente circostante. Anche una persona isolata in un luogo ampio e piatto può essere un bersaglio. Gli oggetti appuntiti, come ombrelli o canne da pesca, possono aumentare il rischio.

Se non è possibile raggiungere un riparo sicuro, è importante allontanarsi dagli oggetti sporgenti e non cercarvi riparo, specialmente se sono isolati e più elevati rispetto alla vegetazione circostante. È anche importante non costituire la presenza più alta del luogo. Contrariamente a quanto si pensa, il metallo non attira i fulmini. Tuttavia, è fondamentale restare lontani da oggetti metallici estesi, come reti o recinzioni, poiché possono condurre la corrente elettrica se colpiti da un fulmine. Per lo stesso motivo, è opportuno stare lontani dall’acqua se nelle vicinanze si sta scatenando un temporale.

In montagna

In montagna è consigliabile, quando possibile di scendere di quota, evitando la permanenza su percorsi particolarmente elevati, esposti o di forma appuntita, come creste o vette, rimanendo alla larga dai percorsi attrezzati con funi e scale metalliche interrompendo immediatamente eventuali ascensioni in parete. È preferibile inoltre raggiungere un percorso a quote inferiori, camminando, se possibile, lungo avvallamenti del terreno (conche, valloni, fossati ma fai attenzione a eventuali inondazioni in caso di forti piogge).

Se ci si trova insieme ad altre persone, è meglio non tenersi per mano e camminare a una distanza di almeno 10 metri gli uni dagli altri. Cercare riparo all’interno di una costruzione o, se raggiungibile in tempi brevi, in automobile. Ricoveri meno sicuri, ma utili in mancanza di alternative migliori, possono essere anche grotte, bivacchi o fienili, a patto di mantenersi distanti dalla soglia e dalle pareti.

Una volta raggiunto un riparo, è sempre meglio mantenere i piedi uniti, rendendo minimo il punto di contatto con il suolo, così da ridurre l’intensità della corrente in grado di attraversare il tuo corpo. Per lo stesso motivo, meglio evitare di sedersi o, peggio, sdraiarsi per terra. Sempre con i piedi uniti, si può assumere una posizione accovacciata.

Al mare o al lago

Al mare o al lago si consiglia di evitare qualsiasi contatto o vicinanza con l’acqua: il fulmine, infatti, può causare gravi danni anche per folgorazione indiretta, dovuta alla dispersione della scarica che si trasmette fino ad alcune decine di metri dal punto colpito. È preferibile dunque uscire dall’acqua e allontanarsi dalla riva, sia al mare che nelle piscine all’aperto. Le barche, le canoe e le piroghe, anche se coperte, non proteggono in alcun modo dai fulmini.

Si consiglia quindi di cercare rapidamente riparo all’interno di un edificio o, se non è possibile, in un’automobile, tenendo presente che in luoghi molto ampi e piatti, come le spiagge, si è maggiormente esposti. Liberarsi inoltre dagli ombrelli, ombrelloni, canne da pesca e qualsiasi altro oggetto appuntito di medie o grandi dimensioni.

In campeggio

Durante il temporale, è bene ripararsi in una struttura in muratura, come i servizi del camping o, in mancanza di questi, all’interno dell’automobile. Non è invece indicato cercare riparo in roulotte o camper, a meno che non siano in lamiera metallica. Se invece ci si trova in tenda e risulta impossibile ripararsi altrove bisogna evitare di toccare le strutture metalliche e le pareti della tenda, evitare il contatto con oggetti metallici collegati all’impianto elettrico,
isolarsi dal terreno con qualsiasi materiale isolante a disposizione.

In casa

In casa il rischio fulmini è fortemente ridotto, bisogna comunque seguire alcune semplici regole durante il temporale, tenendo presente che un edificio è un luogo sicuro, purché non si entri in contatto con nulla che possa condurre elettricità. Si consiglia quindi di evitare di utilizzare le apparecchiature connesse alla rete elettrica e il telefono fisso. Si può usare il telefono cellulare o il cordless. Tenere spenti gli apparecchi ad alimentazione elettrica (meglio ancora staccando la spina), in particolare televisore, computer ed elettrodomestici.
Non toccare gli elementi metallici collegati all’esterno, come condutture, cavi, tubature ed impianto elettrico,
evita il contatto con l’acqua (meglio rimandare al termine del temporale operazioni come lavare i piatti o fare la doccia, nella maggior parte dei casi basta pazientare una o due ore).
Non sostare sotto tettoie, balconi, capannoni, padiglioni, gazebo e verande che non siano luoghi sicuri. Meglio scegliere di ripararsi all’interno dell’edificio mantenendosi a distanza da porte e finestre, assicurandosi che queste ultime siano chiuse.


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