Sefcovic: intesa si fa in due, Ue pronta a ogni scenario
«L’Ue non se ne va mai» dal tavolo dei negoziati «senza un vero sforzo, soprattutto considerando gli sforzi» diplomatici profusi «finora», ma «le cose si fanno in due». Lo ha detto il commissario Ue al Commercio, Maros Sefcovic, al termine della riunione con i ministri dei Ventisette, evidenziando che l’Ue si prepara «a misure di riequilibrio e a tutti gli scenari». Bruxelles ha condiviso con gli Stati membri la proposta per il secondo elenco di controdazi, che colpisce «circa 72 miliardi di euro di importazioni statunitensi» e «questo non esaurisce le nostre possibilità, ogni strumento rimane sul tavolo», ha evidenziato.
Wall Street apre debole con i dazi, Dj -0,20%, Nasdaq +0,05%
Wall Street apre debole con i dazi di Donald Trump. Il Dow Jones perde lo 0,20% a 44.279,59 punti, il Nasdaq sale dello 0,05% a 20.605,56 punti mentre lo S&P 500 cede lo 0,09% a 6.252,53 punti.
Ue: dazi colpiscono 70% export ma potrebbe passare al 97%
«I dazi colpiscono il 70% delle esportazioni dell’Ue verso gli Stati Uniti, pari a 380 miliardi di euro. L’amministrazione Usa sta però conducendo delle indagini, in particolare in relazione alla Sezione 232 del Trade Expansion Act del 1962, che riguarda prodotti dell’aviazione, farmaceutici, minerali critici, legname, rame e altri beni. Se l’amministrazione Trump decidesse di imporre dazi anche su questi prodotti, la quota delle esportazioni colpite salirebbe al 97%.» Lo ha dichiarato Leopoldo Rubinacci, vicedirettore della Direzione Generale per il Commercio della Commissione Ue, intervenendo alla commissione Commercio de Pe.
Parigi a Ue: no a tabù contro dazi Usa, valutare bazooka
«Anche la questione dei servizi» digitali «e quella dello strumento anti-coercizione», il bazooka commerciale dell’Ue, «devono essere sollevate» sul fronte della risposta ai dazi degli Usa.
Lo ha detto il ministro francese per gli Affari europei, Laurent Saint-Martin, all’arrivo al Consiglio Commercio, evidenziando che «non ci dev’essere alcun tabù nella capacità di risposta europea». «Il rapporto di forza voluto da Trump è un rapporto nel quale» l’Europa deve «mostrare la capacità di risposta ed è il fronte sul quale dobbiamo accelerare», ha aggiunto, esortando a valutare «cosa poter fare in termini di rappresaglia»
Trump: Usa derubati per decenni da amici e nemici
Donald Trump insiste su Truth sulla tesi che il mondo si e’ approfittato degli Usa per troppo tempo. «Gli Stati Uniti d’America — scrive — sono stati derubati nel commercio (e nell’esercito!), da amici e nemici, allo stesso modo, per decenni. Questo è costato migliaia di migliaia di dollari, e la situazione non è più sostenibile — e non lo è mai stata! I paesi dovrebbero fermarsi e dire: ‘Grazie per i tanti anni di libertà, ma sappiamo che ora voi dovete fare ciò che è giusto per l’America’. Dovremmo rispondere dicendo: ‘Grazie per aver compreso la situazione in cui ci troviamo. Molto apprezzato!».
«Anche la questione dei servizi» digitali «e quella dello strumento anti-coercizione», il bazooka commerciale dell’Ue, «devono essere sollevate» sul fronte della risposta ai dazi degli Usa. Lo ha detto il ministro francese per gli Affari europei, Laurent Saint-Martin, all’arrivo al Consiglio Commercio, evidenziando che «non ci dev’essere alcun tabù nella capacità di risposta europea».
«Il rapporto di forza voluto da Trump è un rapporto nel quale» l’Europa deve «mostrare la capacità di risposta ed è il fronte sul quale dobbiamo accelerare», ha aggiunto, esortando a valutare «cosa poter fare in termini di rappresaglia».
Dazi, Bitcoin mai così in alto: record a oltre i 121mila dollari. Come e perché le tariffe di Trump incidono sulle criptovalute
Borse Europee in calo, vola il Bitcoin
Le Borse europee sono in moderato calo, dopo la lettera di Donald Trump che annuncia dazi del 30% a partire da agosto.
Sui mercati pesa l’incertezza della trattativa tra Ue e Usa ed i futuri rapporti commerciali. Le mosse di Trump spingono le criptovalute con il Bitcoin che sale del 3% oltre i 122mila dollari. Sul fronte valutario il dollaro si rafforza sulle principale valute, con l’euro che scende a 1,1687. L’indice Stoxx 600 cede lo 0,4%. In flessione Francoforte (-0,7%), Parigi (-0,5%), Madrid (-0,6%). In moderato rialzo Londra (+0,2%), con il Regno Unito che ha già sottoscritto un accordo con gli Usa sul commercio. Sui principali listini pesano i comparti del lusso (-1,2%) e delle auto (-1,1%). Vendite anche sul settore tecnologico (-0,8%), le banche e le assicurazioni (-0,5%). Poco mosso il comparto azionario dell’energia (-0,07%), con il petrolio in rialzo. Il Wti guadagna l’1,3% a 69,32 dollari al barile. Il Brent sale dell’1,1% a 71,20 dollari. Deboli le utility (-0,02%), con il gas che guadagna lo 0,9% a 35,90 euro al megawattora. In controtendenza la farmaceutica (+0,3%). Poco mossi i rendimenti dei titoli di Stato. Lo spread tra Btp e Bund scende a 85 punti, con il tasso del decennale italiano al 3,58% e quello tedesco al 2,72%. In rialzo l’oro che sale a 3.369 dollari l’oncia.
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