09.07.2025
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Sports

«Torno qui con entusiasmo. Obiettivo Champions. Ibra? Non l’ho ancora sentito»


Riparte la stagione del Milan. Nella sede di via Aldo Rossi, Massimiliano Allegri si è presentato ai giornalisti. È tornato in rossonero dopo 11 anni e le idee sono chiare: «Mi fa piacere essere qui davanti a voi. Iniziamo oggi questa avventura cercando di prenderci delle soddisfazioni», le sue primissime parole, con al suo fianco il d.s. Igli Tare. «Da quando sono arrivato, abbiamo lavorato con tutti i componenti della società. Esiste un’unica direzione dove tutti dobbiamo andare con professionalità. Con grande entusiasmo sono tornato al Milan. Ho trovato tante persone che ho lasciato e tante persone nuove, che per me sono uno stimolo importante», ha aggiunto.

La conferenza stampa di Allegri 

In questi 11 anni ha vinto più Allegri del Milan: «Diciamo che ho avuto la fortuna di lavorare quattro anni in rossonero con Silvio Berlusconi e Adriano Galliani e ho vinto.

Sono andato alla Juventus e colgo l’occasione per ringraziarli per quegli otto anni. Cerco di mettere i giocatori nelle condizioni di vincere. La rosa del Milan è ottima. Ora inizio a conoscere i giocatori e ce ne sono di valore. La società sta monitorando le varie situazioni. I primi sei mesi sono importanti per arrivare a marzo nelle migliori condizioni perché quel mese si decide la stagione. Intanto, avremo la gara di Coppa Italia con il Bari il 17 agosto, già da dentro e fuori. Il Milan deve tornare in Champions League, ma non c’è bisogno di un’altra rivoluzione».

Sulla stagione negativa, chiusa all’ottavo posto, Allegri ha analizzato: «Non sono in grado di dirlo. Ero fuori e ho solo guardato. Non posso dire niente perché è una mancanza di rispetto. Concentriamoci su questa nuova stagione. Il Milan ha vinto la Supercoppa Italiana ed è arrivata in finale di Coppa Italia». Sugli obiettivi: «Bisogna partire bene e portare il Milan in Champions. Ci si può arrivare attraverso il lavoro quotidiano e sono molto fiducioso. Perché ho scelto il Milan? È un club al quale sono molto affezionato. Ci ho vinto il primo scudetto. In un’ora ho deciso che avrei iniziato questa avventura. Il mercato in entrata e in uscita è condiviso. Vlahovic? Le cose vanno fatte un passo alla volta, è un bravo ragazzo che conosco da tanto. Dobbiamo prepararci alla gara di Coppa Italia del 17 agosto».

Allegri su Theo e Maignan 

Il Napoli, senza coppe, ha vinto lo scudetto. Il Milan ora si ritrova nella stessa situazione: «Quando si lavora qui, tutti devono avere l’ambizione di ottenere il massimo del risultato. Ora non serve a niente dire “vinceremo il campionato”. Dobbiamo essere molto concreti. Lo scudetto? È un proclamo che serve più a voi. Il campo dirà quanto saremo bravi. Il campionato sono 38 gare e ogni giorno devi essere lì a lavorare per giocarti i tre punti ogni domenica. Di questo, ripeto, ne riparliamo a marzo. Maignan? Uno dei migliori portieri in Europa. Rafael Leao sono sicuro che farà una grande stagione. Theo Hernandez? Grandissimo calciatore che ha fatto una scelta diversa. I tifosi? La cosa più importante che dobbiamo fare è lavorare bene giorno dopo giorno perché è l’unica cosa per riconquistare il loro rispetto. Noi avremo bisogno di loro. Ibrahimovic? Non l’ho ancora visto. Ci siamo sentiti appena è arrivata l’ufficialità». 

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