23.06.2025
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Economy

Modello 730, invio entro il 20 giugno per i rimborsi in busta paga a luglio. Ecco quando arrivano e cosa fare in caso di errori


Dipendenti pubblici e privati, rimborsi in busta paga a luglio per chi invia il 730 entro venerdì 20 giugno. Nel caso dei lavoratori dotati di sostituto d’imposta il rimborso per deduzioni e detrazioni d’imposta avviene infatti direttamente nel cedolino a partire dal mese successivo a quello della presentazione della dichiarazione dei redditi all’Agenzia delle Entrate. Per i pensionati che indicano l’Inps come sostituto d’imposta i rimborsi si “materializzano” invece a partire dal secondo mese successivo a quello della presentazione del 730. Sempre il 20 giugno scade il termine entro il quale è possibile annullare, in caso di errori, il modello 730 precompilato già inviato: in questo modo la dichiarazione risulterà come non presentata e sarà possibile trasmetterne una nuova.

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Corsa contro il tempo 

Se dall’inserimento nel 730 di deduzioni e detrazioni d’imposta (legate per esempio a spese sanitarie) emerge che l’imposta dovuta a titolo di Irpef è inferiore a quella già trattenuta in busta paga nei singoli mesi del 2024, allora il contribuente ha diritto a un rimborso. Il 20 giugno è la data cerchiata in rosso sul calendario dai dipendenti del pubblico e del privato che puntano a ottenere rimborsi in via prioritaria nella retribuzione relativa alla mensilità di luglio. Questa scadenza vale sia per i dipendenti che utilizzano il modello precompilato, sia per quelli che si servono di intermediari (commercialisti e Caf). Per ricevere i rimborsi in busta paga vanno indicati i riferimenti del datore di lavoro nella sezione dedicata a “Dati del sostituto d’imposta che effettuerà il conguaglio”. Il datore di lavoro recupererà in seguito, in sede di versamento dei tributi con modello F24, le somme anticipate ai dipendenti per conto dell’Erario. I dipendenti che non rispettano la scadenza del 20 giugno otterranno eventuali rimborsi per l’anno di imposta 2024 successivamente: gli saranno erogati, con i tempi del Fisco, non prima di dicembre, direttamente dall’Agenzia Entrate. Lo stesso vale per i contribuenti che presentano il modello 730 senza indicare il sostituto d’imposta, perché manca o per libera scelta.

Ecco cosa fare in caso di errori nella dichiarazione

Il 730 può essere trasmesso fino al 30 settembre. Per i redditi superiori a 50mila euro lo sconto sull’Irpef nella misura del 19% delle spese detraibili sostenute nel 2024 è stato ridotto di 260 euro (fanno eccezione solo le spese sanitarie). Nella precompilata sono state caricate quest’anno 1,3 miliardi di informazioni, comprese quelle provenienti da banche, farmacie e amministratori di condominio. Come detto, il 20 giugno è anche il termine entro il quale è possibile annullare online, in caso di errori, il modello 730 precompilato già trasmesso. Oltre questa data non è più possibile procedere con l’annullamento e l’unica strada percorribile diventa quella della dichiarazione integrativa o correttiva. Per chi utilizza il modello Redditi la finestra si chiude il 26 giugno. Di solito, dopo aver cancellato la trasmissione di un 730 per errori o lacune riscontrate in un secondo momento, è necessario aspettare circa 48 ore prima di poter compilare e inviare un nuovo modello.

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