Mentre ancora, sia a destra che a sinistra, proseguono le analisi post-elettorali dopo il secondo turno di amministrative — con tanto di referendun annesso — i sondaggi cosegnano qualche certezza: una crescita tangibile sia per Fratelli d’Italia, che per il Partito democratico. Che hanno beneficiato, a differenza di altri gruppi, di una sorta di «effetto volano» delle urne.
L’analisi
L’analisi arriva dall’ultima Supermedia di Agi/Youtrend che posiziona Fratelli d’Italia, come partito più votato, oltre la soglia del 30%: per essere esatti, al 30,2%. Nell’altra coalizione si attesta invece, al primo posto, il Partito democratico, con il 23%.
Un risultato che copre in parte l’amaro per il mancato raggiungimento del quorum referendario e per la spaccatura dello stesso elettorato dem sul quesito referendario.
Le oscillazioni che si riscontrato, invece, negli altri partiti, risultano più ridotte. Perde lo 0,3, il Movimento 5 stelle che arriva al 12,2%. E che forse sconta i distinguo sulla cittadinanza ( Giuseppe Conte ha lasciato libertà di voto). A ruota segue Alleanza Verdi-Sinistra, che resta stabile al 6,3%. Dietro Azione, al 3,1% (perde lo 0,4%) e subito sotto Italia Viva ferma al 2,5%. Più Europa — promotrice del referendum sulla cittadinanza — raggiunge invece l’1,8%.
Nella coalizione di centrodestra, registra un calo — seppur contenuto Forza Italia che scivola all’8.9% ( perdendo lo 0.1%). Stessa sorte per la Lega che in questa settimana sacrifica tre lo 0,3 e tocca quota 8,4%. A chiudere, Noi moderati — il partito di Maurizio Lupi all’1%.
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