09.06.2025
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«Siamo disgustati. L’amante adulto di nostra figlia? Dichiarazioni false già all’epoca»


«Ora basta». Le famiglie di Chiara Poggi e delle cugine, le gemelle Stefania e Paola Cappa, rompono il silenzio ua volta per tutte sulle ricostruzioni, a loro dire «fantasiose», che in questi mesi stanno emergendo sulla morte di Chiara, uccisa a Garlasco il 13 agosto 2007. A quasi 18 anni dal delitto per cui è stato condannato in via definitiva a 16 anni di carcere l’allora fidanzato Alberto Stasi, la Procura di Pavia ha riaperto le indagini e indagato nuovamente per omicidio in concorso Andrea Sempio, amico del fratello della ventiseienne. Ma i genitori di Chiara e gli zii si sentono vittime  «di una assillante campagna diffamatoria». «Siamo disgustati dalle affermazioni fatte in questi giorni dalle varie trasmissioni televisive. Si continua a infangare la memoria di nostra figlia. È veramente disgustoso», ha detto Rita Poggi, la madre di Chiara. «Nostra figlia era una ragazza pulita, semplice — ha detto Poggi nelle immagini trasmesse dal TgR Lombardia — Non aveva segreti e non aveva amanti. Ho sentito anche quello ieri sera. Non aveva due telefoni. Quello che è grave è che si fanno illazioni su una ragazza che non può difendersi».

Garlasco, il servizio de Le Iene. L’avvocato di Sempio: «Chiara Poggi uccisa perché aveva scoperto un giro di pedofilia»

L’amante di Chiara

Ieri sera, la trasmissione Le Iene, ha parlato di una presunta relazione parallela di Chiara con un uomo del paese. Un’ipotesi emersa già all’epoca, ma mai davvero esplorata. Al centro del nuovo servizio c’è la testimonianza, oggi postuma, di un uomo che parlava di un legame tra Chiara e un altro adulto del paese. Non Stasi. Qualcuno di Garlasco, con cui lei avrebbe avuto una relazione consenziente. Una voce rimasta sullo sfondo, ignorata o sepolta sotto il peso di un’unica verità giudiziaria. Ricostruzione che, secondo gli avvocati Gian Luigi Tizzoni e Francesco Compagna che rappresentano i familiari di Chiara Poggi, «sono inutili e già all’epoca ritenute del tutto false».

Lo sfogo della famiglia di Chiara

«La continua sovrapposizione fra fughe di notizie, vere o presunte, riguardanti l’attività di indagine e le autonome ricostruzioni romanzesche liberamente costruite dai soggetti più vari, ha determinato l’incontrollabile diffusione di ogni genere di insinuazioni in totale dispregio della realtà dei fatti e del rispetto dovuto ad ogni singola persona a qualsiasi titolo coinvolta nelle vicende in questione» aggiungono i legali in una nota. «Nell’auspicio che le autorità preposte possano a loro volta contribuire a porre fine a simili reiterate condotte illecite, la famiglia Poggi provvederà da parte sua ad ogni opportuna iniziativa giudiziaria a tutela della dignità e dell’onore di Chiara» concludono gli avvocati Compagna e Tizzoni.

La famiglia Cappa

Dello stesso avviso la famiglia Cappa, gli zii di Chiara Poggi e genitori di Stefania e Paola, le cugine (mai indagate) ma tornate al centro della vicenda. «Dovendo constatare che, ormai, non passa giorno senza che vengano diffuse dagli organi di stampa e dai social, in modo del tutto incontrollato, le più assurde ed implausibili pseudo-informazioni, la famiglia Cappa comunica che non tollererà oltre questo modo di agire illecito e contrario alle norme di civile convivenza e, pertanto, rende noto di aver conferito mandato ai propri legali per tutelare, come già avvenuto anche nel recente passato, la propria reputazione a fronte di notizie di carattere diffamatorio diffuse dagli organi di stampa e dai social che nulla hanno a che vedere con pretesi ma inesistenti obiettivi di giustizia». Così in una nota gli avvocati Gabriele Casartelli e Antonio Marino, legali della famiglia Cappa.

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