Per i contribuenti con un punteggio Isa superiore a 8, quindi affidabili sotto il profilo fiscale, il concordato preventivo diventa più conveniente. Davanti a un 8 in “pagella”, in fase di determinazione del reddito imponibile per i successivi due anni fiscali, la maggiorazione proposta dal Fisco al contribuente non potrà essere superiore infatti al 25% del reddito dichiarato da quest’ultimo. Per centomila euro di reddito dichiarato, la proposta di concordato non potrà superare perciò 125 mila euro. Non solo. I pagamenti in ritardo non comporteranno in automatico la decadenza dell’accordo tra Fisco e contribuente. Ieri ha ottenuto semaforo verde in consiglio dei ministri il sedicesimo decreto legislativo della riforma fiscale, con i correttivi al concordato preventivo biennale. Via libera anche al nuovo disegno di legge annuale sulla concorrenza, che introduce una stretta sui servizi pubblici locali inefficienti. Il testo prevede che i Comuni con più di 5mila abitanti indichino ai gestori dei servizi con un andamento insoddisfacente, attraverso un apposito atto di indirizzo, «le azioni da intraprendere per il ripristino e il miglioramento della qualità del servizio e per ripianare le eventuali perdite».
LE MISURE
Nel provvedimento trovano poi spazio misure a favore del trasferimento tecnologico, mentre restano fuori le norme su saldi e vendite promozionali richieste dall’Ue e quelle sulle concessioni per gli ambulanti. Il decreto legislativo della riforma fiscale, ha spiegato il viceministro dell’Economia Maurizio Leo, «interviene in modo mirato su adempimenti e versamenti, accertamento, concordato preventivo biennale, sanzioni e contenzioso». Per quanto riguarda il concordato preventivo, il termine per l’adesione è posticipato al 30 settembre. Oltre ai nuovi limiti alle proposte di concordato sulla base dei punteggi Isa – 10% per i contribuenti con un punteggio Isa pari a 10, 15% per quelli con punteggio pari almeno a 9 e 25% per quelli con un 8 in pagella – viene stabilito che la semplice notifica di un avviso bonario non determina in automatico la decadenza dell’accordo. La decadenza scatta quando il contribuente non regolarizza la propria posizione entro gli ordinari 60 giorni dal ricevimento dell’avviso. Nel disegno di legge sulla concorrenza trovano spazio invece anche sanzioni tra 5mila e 500mila euro per i Comuni, le Province e le Città Metropolitane che non effettuano la ricognizione periodica della situazione gestionale dei servizi pubblici locali di rilevanza economica. Il Ddl interviene poi sulle colonnine di ricarica per le auto elettriche: i Comuni dovranno dare priorità ai soggetti che detengono meno del 40% del totale delle infrastrutture di ricarica installate o già autorizzate all’installazione nel territorio comunale. Sì alla trasformazione della fondazione “Enea Tech e Biomedical” in “Tech e Biomedical”, che disporrà di 250 milioni di euro per finanziare progetti presentati dalla rete di fondazioni in materia di trasferimento tecnologico.
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