06.06.2025
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Economy

la scalata partita dall’America del manager che tifa Napoli


Giovane e preparato, uomo di dialogo e di forte empatia. Più che un anti-Tavares, l’opposto di “Carlos”, noto per il carattere decisionista, ma anche molto spigoloso che preferiva imporre le sue decisioni senza cercare il dialogo e il consenso. Filosa ha un profilo globale, ma è un italiano del Sud. Oltre ad affrontare le difficili sfide di una multinazionale automobilistica in questo periodo burrascoso, il nuovo Ceo ha il compito di saldare l’unità interna rendendo l’azienda un corpo unico. Stellantis, infatti, è nata recentemente, è quasi una newco, in cui confluiscono tradizioni industriali secolari di 3 paesi e 2 continenti. Il suo sorriso e la sua apertura saranno fondamentali per avere il massimo consenso: accontentare tutti e non deludere nessuno sarà una delle prime qualità che Filosa dovrà mettere in campo.

Il manager è nato il 26 giugno 1973 a Castellamare di Stabia, in provincia di Napoli, ma già da ragazzo si è abituato a cambiare ambiente. Ha effettuato gli studi superiori sempre nel meridione, ma dall’altra sponda dello stivale, ad Ostuni in provincia di Brindisi dove il papà aveva trasferito la famiglia per motivi di lavoro.

Stellantis nomina il nuovo Ceo: è Antonio Filosa, manager italiano con carriera in FCA

GLI STUDI

Poi l’università in Lombardia dove ha conseguito la laurea magistrale presso il Politecnico di Milano. Quindi, ad appena 26 anni, l’ingresso in Fiat, un passo importante per un giovane ingegnere. Era un’altra Fiat, c’era ancora l’Avvocato Agnelli e l’era di Sergio Marchionne non era neanche ipotizzata. Filosa ha seguito in prima persona l’evoluzione della storica azienda piemontese, prima in FCA poi in Stellantis, affrontando spesso passaggi impegnativi in ​​posizioni di rilievo.

«Ho questa azienda nel sangue» non è quindi una frase di circostanza. Antonio ha avuto l’opportunità di imparare dai migliori perché è stato uomo di fiducia del capo italo-canadese e poi di quello franco-portoghese che lo ha accompagnato ai piani altissimi riconoscendo le sue indubbia qualità: offrire sempre il meglio di se confrontandosi con boss geniali, ma molto impegnativi. L’ultima fase di crescita con John Elkann che lo conosceva da sempre e lo aveva fatto diventare il numero due del Gruppo prima che venisse scelto come candidatura da proporre al Cda dal “comitato speciale”. Filosa ha un profilo molto “americano” che certamente non guasta all’interno di una realtà in cui una fetta fondamentale del business è realizzata dell’altra parte dell’Atlantico.

L’ESPERIENZA SUDAMERICANA

M olta della sua esperienza l’ha maturata in Sud America, in particolare in Brasile dove è stato responsabile dello stabilimento di Betim, uno dei più grandi impianti di veicoli del mondo nello stato di Minas Gerais, regione metropolitana di Belo Horizonte. L’unica area dove prima Fiat, poi FCA, quindi Stellantis sono stati leader del mercato. Nei suoi passaggi è stato anche responsabile dell’Argentina, dei marchi Alfa Romeo e Maserati per l’America Latina e del sub-continente ha avuto la carica di Coo sotto Marchionne che nel marzo del 2018 lo ha inserito come membro del “consiglio esecutivo” di FCA. Ha avuto un ruolo strategico nella nascita della fabbrica di Pernambuco e nell’affermazione del marchio Jeep in Brasile. L’ultima fase di crescita con Taveres che nel 2023 lo ha portato a Michighan affidandogli la responsabilità globale di Jeep. Nei tempi recenti Elkann lo ha promosso capo di “tutte le Americhe”, aggiungendo all’inizio di quest’anno la responsabilità di “chief quality officer” di tutta Stellantis: prove tecniche di Ceo. Filosa adesso viveva a Michighan dove ha festeggiato, con i due figli e la moglie, lo scudetto del Napoli di Ceo. Filosa adesso viveva in Michighan dove ha festeggiato, con i due figli e la moglie, lo scudetto del Napoli.

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