29.05.2025
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Economy

Pnrr, incasso a giugno: in arrivo 18,2 miliardi


L’incasso della settima rata del Pnrr è atteso dal governo entro giugno. La revisione tecnica presentata lo scorso marzo alla Commissione europea e illustrata in Parlamento nelle due informative al Camera e Senato del ministro per gli Affari europei, Tommaso Foti, serve infatti proprio a rivedere alcuni dettagli degli obiettivi della settima rata, così da sbloccare l’assegno di Bruxelles. Ci sono «buone probabilità» che i 18,2 miliardi attesi siano liquidati entro il mese di giugno, ha spiegato il ministro. In questo modo salirà a 140 miliardi l’incasso totale finora ricevuto da Roma su un totale di 194,4 miliardi previsti nell’ambito del Recovery Plan messo a punto dalla Ue per uscire dalle secche economiche della pandemia. Di questa mole di risorse l’Italia ne ha speso finora circa la metà. I dati ufficiali, aggiornati a fine 2024, indicano che la spesa si è fermata poco sotto i 64 miliardi. Nella prima parte dell’anno in corso l’asticella si è portata è circa 70 miliardi.

I TARGET

La priorità, al momento, resta però raggiungere i traguardi prefissati. «Se tu non raggiungi gli obiettivi, cosa che pare difficile da essere compresa, non vedo come si possano spendere le risorse», ha chiarito Foti. Scopo della revisione tecnica è stato proprio correggere alcuni ostacoli per permettere di portare a termine senza intoppi le prossime scadenze, quelle da completare entro il mese prossimo, entro fine anno e infine entro giugno 2026. Una nuova revisione, questa volta più profonda, sarà messa a punto nelle prossime settimane. Il ministro Foti ne ha parlato con l’Anci, l’associazione dei sindaci italiani.

«Ci è stata rappresentata la necessità che, per raggiungere alcuni obiettivi, si introducono nuove modifiche su alcune milestone della nona e della decima rata», ha chiarito il ministro «è evidente che vi sono anche difficoltà operative. Ne cito una soltanto: la differenza tra conclusione dei lavori e collaudo dei lavori, che evidentemente hanno una scansione temporale molto differente».

Sull’attuazione del Pnrr italiano ieri è intervenuto anche l’Ufficio parlamentare di bilancio con un focus sulle scadenze della missione salute. «Sono state sinora rispettate, ma le prossime tappe saranno le più difficili da completare (l’81,7% dei progetti è in fase esecutiva o conclusiva, altri ancora da avviare) e richiederebbero performance decisamente migliori rispetto alla tradizionale lunghezza della durata dei lavori pubblici in Italia», scrive l’Upb

Dei fondi del piano sono stati spesi 2,8 miliardi, in linea con il cronogramma, ma lontani dai 15,6 miliardi disponibili, mentre a livello di infrastrutture le maggiori difficoltà si riscontrano al Sud, nonostante il vincolo territoriale.

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