Elisabetta Gregoraci si racconta, tra opportunità mancate, merendine nel cassetto e il rapporto con la famiglia — sia con il figlio Nathan Falco che l’ex Flavio Briatore. In un’intervista al Corriere della Sera la conduttrice 45enne, ora impegnata con lo show comico Audiscion su Rai2 insieme a Gigi e Ross, non nega di aver dovuto affrontare momenti difficili, sia nell’ambito della carriera che nella vita privata, ma ammette anche la sua fortuna — in particolare in amore — e soprattutto la consapevolezza che davanti a un ostacolo ci vuole la capacità di fare un passo indietro e affrontarlo «con la massima tranquillità».
Lavoro, bellezza e opportunità mancate
«A volte le bellezza può ostacolare, dobbiamo sempre dimostrare qualcosa» dice Elisabetta Gregoraci al Corriere della Sera e racconta di quella volta in cui è stata scartata per una pubblicità perché il suo viso avrebbe tolto «l’attenzione al prodotto».
Ma non è stato l’unico rifiuto che ha ricevuto nel corso della sua carriera, tra i tanti — e inevitabili — «grazie, le faremo sapere» e la scelta di Elisabetta Canalis al suo posto come velina di Striscia. Certamente l’impegno è necessario per fare strada in questo ambito, come in tanti altri, ma la conduttrice di Audiscion sottolinea: «Non mi lamento».
E quando le cose non vanno proprio come vorrebbe c’è sempre il conforto degli affetti — «la mia famiglia mi è sempre vicina», sottolinea — e talvolta… del cibo. Così racconta di quel cassetto nel suo camerino, un po’ una scorta per le emergenze: oltre a una mela e dei cracker ci sono le merendine al cioccolato: «Ingrasso anch’io sa? Quando ero incinta presi 26 chili», dice.
Il rapporto con Flavio Briatore
L’affetto non è un contratto e l’amore non scade quando ci si lascia. Ma una rottura non è mai facile e nonostante ora i rapporti tra Gregoraci e Briatore siano ottimi, è stato necessario lavorarci su: «Ci siamo impegnati e abbiamo trovato un equilibrio, mettendo al primo posto nostro figlio». La famiglia rimane la famiglia e Flavio Briatore ne fa certamente parte, anche adesso: «Ci vogliamo molto bene. Quando è stato male e l’hanno operato ho passato dieci giorni accanto a lui in ospedale, senza mollarlo un attimo», racconta, e lo stesso ha fatto l’ex quando lei è stata male.
Molti vorrebbero vederli di nuovo insieme come coppia, ma Gregoraci dice: «Stiamo bene così, siamo affiatati e ci punzecchiamo di continuo, dovremmo fare un format tv tipo Casa Vianello». Eppure in passato la loro relazione è stata più volte messa in dubbio, per un motivo o un altro. A questo proposito la conduttrice è molto chiara: «Parlano della differenza d’età, dei soldi, tutte cavolate. Se non fossi stata innamorata di Flavio non ci sarei rimasta 13 anni. Tredici anni, mica sei mesi. E non gli starei accanto ancora oggi». I momenti di gelosia non sono mancati neppure tra di loro, come quella volta in cui mentre «Flavio dormiva, ho preso il suo dito e l’ho usato per sbloccare i messaggi»… senza trovare nulla.
L’amore e la storia (finita) con Giulio Fratini
Elisabetta Gregoraci dice di essere fortunata in amore e di aver avuto la possibilità di amare molto ed essere amata. E questo sentimento ha un valore assoluto, al di là delle relazioni che iniziano e finiscono. Recentemente è finita un’importante storia durata due anni, quella con Giulio Fratini, «ma fa parte del gioco — dice -. Ora comunque siamo in buoni rapporti». Il dolore c’è stato, in particolare per un fatto che è accaduto, dice, ma di cui non vuole parlare, e gli errori sono spesso da entrambe le parti. Alcuni si perdonano, altri no. Il tradimento, per esempio, no: «Sono calabrese. Se lo fai, devi farlo bene, essere proprio bravo, sennò sono cavoli».
Lettere al figlio Nathan Falco
Ma c’è un amore a cui si perdonerebbe tutto: quello per i figli. Uno dei momenti di più grande sofferenza per Gregoraci è stato vedere il figlio Nathan Falco, di 15 anni, allontanarsi per andare a studiare in Svizzera: «Ho accusato il distacco», ammette. Poi aggiunge: «Quando mi dice che mi ama mi sciolgo. Ora meno, però mi manda cuoricini rossi, è tanta roba. Io gli scrivo lettere, voglio che gli restino dei ricordi». Nonostante l’infinito affetto, una mamma deve sempre fare il possibile per crescere un figlio al meglio e a volte è necessario essere decisi per insegnare i giusti valori: «Detesto i figli di papà, lui è molto educato. In Kenya abbiamo casa, l’ho portato a fare un giro degli orfanotrofi, dove i bambini hanno un giocattolo in quindici, ci tengo a fargli capire che è un privilegiato».
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