18.05.2025
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affondato per problema di vulnerabilità. Passeggeri hanno usato mobili come scale


I passeggeri del veliero Bayesian, la notte del naufragio, il 19 agosto 2024, hanno usato i mobili come «scala improvvisata» per cercare di fuggire dopo il capovolgimento del superyacht. È il risultato a cui è giunto il rapporto, provvisorio, del Marine Accident Investigation Branch (MAIB) che contiene il resoconto ad oggi più completo su come il superyacht sia finito a 49 metri di profondità. Il report racconta anche gli ultimi disperati tentativi di salvataggio da parte delle persone a bordo.

Il rapporto provvisorio del Marine Accident Investigation Branch (MAIB) contiene il resoconto più completo finora su come il superyacht si è capovolto e sugli ultimi disperati tentativi di salvataggio da parte delle persone a bordo. «Persone, mobili e oggetti sparsi sono caduti sul ponte», si legge ancora nel rapporto, aggiungendo che almeno cinque persone. Un membro dell’equipaggio, che era di vedetta quando è scoppiata la tempesta, è stato scaraventato in mare.

La ricostruzione

La notte del naufragio del veliero Bayesian, il capitano James Cutfield «si è preparato a manovrare la nave». «Il Primo Ufficiale, il Direttore di Macchina e il Comandante hanno confermato che motori e pompe erano stati avviati e che il Bayesian era pronto a muoversi». Il report racconta anche gli ultimi disperati tentativi di salvataggio da parte delle persone a bordo. «Poco prima delle 4 del 19 agosto 2024 il marinaio di guardia sul veliero Bayesian è sceso sottocoperta e ha svegliato il comandante James Cutfield», si legge. «Insieme sono tornati sul flying bridge. Più o meno alla stessa ora» si è svegliato un altro componente dell’equipaggio».

La manovra

«Avendo già sperimentato il maltempo all’ancora, si è alzato e si è diretto alla sala controllo del motore per preparare la nave per la manovra». Poi si legge: «Dopo essersi accertato che tutti e tre i generatori fossero in funzione, si è recato in timoneria per avviare le pompe di sterzo e le pompe idrauliche dell’elica a passo variabile». Anche il primo ufficiale, il capo steward, lo chef e gli steward sono stati svegliati dal cambio di rotta dello yacht. Si sono vestiti e sono usciti dagli alloggi dell’equipaggio. In quel momento, gli ospiti a bordo stimavano un’inclinazione del Bayesian tra i 10° e i 20° a dritta».

Il report prosegue: «Lo skipper ha dato istruzioni al resto dell’equipaggio di essere svegliato poiché l’ancora stava sbandando. Tornato sottocoperta, ha ordinato al nostromo» e a un altro componente dell’equipaggio «di salire sul ponte per mettere al sicuro eventuali oggetti sparsi e di rimanere in attesa di ulteriori ordini».

«Problema di vulnerabilità»

Sarebbe stato un problema di «vulnerabilità ai venti estremi» a determinare l’estate scorsa l’affondamento dello yacht di lusso Bayesian: colato picco al largo della Sicilia in un disastro che ha provocato la morte del suo proprietario, il miliardario britannico 59enne Mick Lynch, magnate delle tecnologie informatiche in rapporti d’affari con vari servizi segreti come quello britannico o israeliano, di 5 degli ospiti presenti a bordo e di uno dei componenti dell’equipaggio.

Il rapporto che di fatto punta il dito contro possibili difetti di progettazione del super yacht, realizzato in Italia Stando a questa ricostruzione, il Bayesian, — affondato mentre era ormeggiato al largo di Porticello la notte del 19 agosto — non avrebbe resistito alle raffiche, stimate a quasi 130 chilometri all’ora, che risultano averlo colpito con un angolo di 90 gradi provocando il rovesciamento di oggetti e suppellettili e una perdita di stabilità, oltre alla caduta delle 22 persone che in totale erano a bordo. Esclusa invece qualunque indicazione concreta a sostegno della tesi di un’inondazione d’acqua a bordo: ipotizzata inizialmente come potenziale conseguenza di portelloni lasciati aperti per errore dall’equipaggio. Andrew Moll, capo ispettore del Maib, ha parlato di «vulnerabilità del natante al vento», sfociata in un’inclinazione di 70 gradi «irrecuperabile». Una vulnerabilità inopinata per un maxi yacht di quelle dimensioni e di quel valore, secondo la Bbc; e di cui il proprietario sarebbe stato ignaro poiché non richiamata fra le informazioni sulla stabilità dell’imbarcazione nel libro di bordo.

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