L’alfabeto Gocciadoro comincia, come ogni alfabeto del resto, con la A, la lettera che contraddistingue i trottatori oggi di nove anni: è l’iniziale di Always Ek, uno dei tre cavalli che Gocciadoro come allenatore aveva qualificato per la finale del “Lotteria di Agnano”. Le redini lunghe erano state lasciate a Djuse Magnus, che lo aveva pilotato al successo nel terzo dei tre heats. Il guidatore svedese è stato spesso partner del cavallo in molti successi e adesso vi ha aggiunto anche quello di Napoli: perché il “Lotteria” 2025, 76esima edizione, è stato suo grazie a un violento rush finale che gli ha consentito di recuperare tutto il terreno che aveva lasciato al suo compagno di allenamento e di allevamento Executiv Ek (Ek è la “targa” di provenienza) che aveva in sulky Andrea Guzzinati e che, vincendo la seconda batteria, era stato il più veloce dei preliminari con il crono 1:10.1 al km.
Guzzinati ha preso la testa della corsa dopo 600 metri dei 1600 previsti, cercando di mettersi in salvo, però Magnus lo teneva d’occhio dall’esterno e quando s’è spalancata la dirittura finale ha premuto l’acceleratore ed è stata fatta.
Il riferimento cronometrico era di 1:10.3, dunque finale più lenta dei preliminari.
Always Ek era favorito a 2,26 contro 1, Executiv Ek a 2,56. Al terzo posto si piazzava Bleff Dipa. Il terzo Gocciadoro, Dany Capar, guidato da Alessandro stesso, si classificava ottavo.
L’ALFABETO GOCCIADORO
Prima dell’accoppiata “A” “E” nel Gran Premio, Gocciadoro aveva sistemato la pratica “G” vincendo con Gran Torino, probabile cavallo da Derby, e quella “F” con un trionfale Falco Killer Gar (il cui padre è Varenne, che ne è anche il bisnonno materno in un incrocio molto consanguineo) nel”Regione Canpania” per maschi e con una altrettanto trionfale Funny Giò, nell’omologa corsa per femmine, che però vedeva poi la cavalla distanziata per una arrotata a mezza via (cose alla Verstappen) e la vittoria consegnata in parità a Follia d’Esi ed a Fantastic Gio che fa parte del team Gocciadoro.
IL MOMENTO VARENNE
Varenne, “il Capitano” è tornato ad Agnano dove vinse tre volte il Lotteria. Ora ha trent’anni, qualche pelo grigio. Appizzava le orecchie e si guardava intorno, mentre la voce di Pino Daniele cantava “Napule è” e Daniele, il figlio del di lui scopritore, Enzo Giordano, scomparso qualche giorno fa, sventolava il tricolore. Quella bandiera che centinaia di tifosi sventolavano ai tempi delle sue 62 vittorie in giro per il mondo. Pista e parterre erano pieni di pubblico, emozioni e selfie. Giampaolo Minnucci, il suo driver compagno di sempre, ha detto: “Varenne è contento di essere qui, perché lui lo sa di essere il migliore, sa di non essere un cavallo normale”.
BATTERIE TRA CONFERME E SORPRESE
La prima batteria lanciava la candidatura di Dubhe Prav che vinceva in 1:10.5 al km: Santo Mollo, il suo driver, lo faceva partire veloce per poi lasciare il passo a Dany Capar e acquattarsi in attesa di varchi: sembravano non arrivare, e invece il finale gli apriva la porta all’interno e il finale era strepitoso. Veniva su bene al secondo posto Bleff Dipa che proprio sul palo, sempre dall’interno, precedeva Dany Capar, messo sotto inchiesta per uno sbandamento in extremis, ma se la cavava perché la “vittima”, Banderas Bi, era, hanno letto al Var, già in andatura irregolare. Deludeva Alrajah One, finendo sesto e fuori finale. Il betting pagava 38,41 volte la posta. La seconda vedeva il ritiro all’ultimo momento del “vecchio” Vernissage Grif, figlio di Varenne. Lo sostituiva bene, per il team Gocciadoro, Executiv Ek, in sulky Andrea Guzzinati con la nuova giubba rossa dei Biasuzzi (tutti nomi da tradizione nel trotto italiano) che conduceva da un campo all’altro con ottimi parziali e con un tempo migliore di quello di Dubhe Prav: 1:10.1. Promossi in finale anche Emma dei Veltri e Dali Prav. Executiv Ek era secondo favorito a 3,23 contro 1. Qui la delusione aveva il nome di Dimitri Ferm, favorito a 2,28 contro 1 e finito sesto. Da questa batteria sarebbe uscito poi il vincitore della “Consolazione”, la prova riservata ai non entranti in finale: era Ideal de Leandro, unico straniero a partecipare alla contesa. La terza batteria portava in finale un altro Gocciadoro, il favorito (1,480 contro 1) Always Ek che, nelle mani del driver Djuse Magnus, sfoggiava una retta finale imperiosa (“mai pensato di perdere” diceva il guidatore), e teneva a bada le due sorprese da finale, Des Zack e Dylan Dog Font, mentre nulla faceva Ampia Mede Sm, quinta all’ultima corsa in gloriosa carriera e attesa alle nozze da Face Time Bourbon. Era questa la batteria più lenta: 1:11.7 al km.
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