Suor Aline Pereira Ghammachi ha 41 anni. La sua «cacciata» dal monastero cistercense di clausura dei Santi Gervasio e Protasio di San Giacomo di Veglia ha creato scalpore.
Tanto clamore anche e — soprattuto — perché quando è stata sollevata dal suo incarico di badessa, molte consorelle hanno pensato di fuggire da quel convento per solidarietà.
L’ex badessa: «In 4 scrissero al papa che le maltrattavo. Solo calunnie, pronta a fare causa»
Suor Aline Pereira Ghammachi, chi è
Nel 2018, quando aveva a 34 anni, fece rumore nella Chiesa per essere diventata la più giovane reggente di un convento italiano. Due occhi grandi e azzurri, un sorriso contagioso, madre Aline arriva da Macapà, in Brasile, dove i genitori hanno un importante quotidiano.
La vocazione
Un passato nel mondo della comunicazione collaborando con il quotidiano di proprietà dei genitori, il maggiore della città, e in radio e tv per spiegare la Parola del giorno. La vocazione l’ha sentita appena 15enne, ma è maturata definitivamente dopo la laurea in Economia e commercio, trascorrendo alcuni mesi di prova proprio all’interno delle mura monacali vittoriesi.
La vita prima della clausura
Aline Pereira Ghammachi è cresciuta in una famiglia felice, era piena di amici, usciva tutte le sere: «Tornavo a casa solo per dormire!», ha raccontato in passato. Dopo la laurea in economia e commercio ha «sentito» che la sua strada sarebbe stata quella di diventare una monaca di clausura.
Dunque madre Aline è (era) la badessa più giovane d’Italia. Com’era la sua vita prima del monastero, in Brasile?, le fu chiesto qualche tempo fa: «Non mi piace dire che era normale, perché così sembra che la vita di adesso sia anormale. Facevo quello che mi piaceva, uscivo con gli amici, studiavo, frequentavo la parrocchia, anche come chierichetta. Non mi mancava niente, ero felice anche lì».
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