Una chiacchierata nella sua Roma insieme all’artista — e collaboratore di lungo corso — Pietro Ruffo. Per intenderci, colui che ha firmato l’opera che incornicia, al momento, il cantiere di Piazza Venezia. Maria Grazia Chiuri, direttrice creativa di Dior, ala Nuvola di Fuksas nell’ambito della manifestazione «Forma — Prospettive di Moda + Arte + Creatività», ha ripercorso un dialogo creativo ormai decennale. Era il 2015, infatti, quando Pietro Ruffo firmò la scenografia di piazza Mignanelli per la sfilata di Valentino, dove Chiuri lavorava insieme a Pierpaolo Piccioli: nove giorni per trasformare lo spazio in un foro romano in chiave moderna.
Tra le altre collaborazioni, Dior around the world del 2020, quando Ruffo ha reinterpretato la «stella» portafortuna di Monsieur Dior, e la sfilata Cruise del 2021 a Lecce, la cui scenografia è stata progettata in pieno lockdown. «Moda e arte hanno sempre fatto parte di un percorso condiviso di collaborazione, dalla Bauhaus al Futurismo. In fondo gli artisti e gli stilisti parlano uno stesso linguaggio. Forma, spazi, corpi in una continua relazione», ha dichiarato la direttrice creativa.
Maria Grazia Chiuri, l’intervento alla Nuvola
Che agli studenti e ospiti alla Nuvola, ha fatto una vera e propria lezione di storia della moda: dagli esordi della maison Dior alle varie collezioni e al modo di interpretare la moda diverso tra Francia e Italia. «Monsieur Dior frequentava a Parigi Cocteau e Marinetti, cominciò con l’apertura di una Galleria d’Arte dedicando una mostra a Leonor Fini, poi fondò la sua maison trasformandola in un brand globale. Oggi la mia squadra di lavoro — ha sottolineato Chiuri — è composta da oltre 100 persone con competenze diverse, territori interdisciplinari anche e soprattutto con l’arte. Incontri che mi fanno crescere e mi arricchiscono. Da sola non potrei farcela».
La grande attesa, qui nella Roma di Chiuri, è per la sfilata Cruise 2026, prevista il 26 maggio in una location ancora segreta. Nessun indizio su dove si terrà, anzi bocche cucitissime. E la domanda è anche se Pietro Ruffo verrà di nuovo coinvolto. Ma per saperlo bisognerà ancora aspettare.
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