17.05.2025
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Technology

Luna, adesso è sulla Terra. Inaugurato a Colonia un maxi laboratorio Esa. Obiettivo, regolite


Una Luna sulla Terra. Servirà sia per addestrare gli astronauti alle future missioni spaziali dirette al satellite lunare, che per sviluppare le tecnologie utili a questo scopo.

La sala-laboratorio Luna, costruita dall’Esa, in collaborazione con il Centro Aerospaziale Tedesco, si trova a Colonia in Germania, misura 700 metri quadrati e riproduce fedelmente l’ambiente lunare, con tanto di rocce e massi, circa 900 tonnellate derivate dal basalto; sul suolo è stato riprodotto anche il regolite, la polvere che si trova sulla Luna e che in futuro potrebbe essere usata anche per costruire infrastrutture. Insomma, l’uomo si sta preparando a calpestare di nuovo il suolo lunare, oltre 50 anni dopo quella celebre prima volta, perché gli obiettivi a lungo termine del programma Artemis coordinato dalla Nasa, sono l’esplorazione e la colonizzazione per poi proseguire il viaggio dell’umanità verso Marte. 

I CICLI

Per rendere la simulazione ancora più verosimile, un sistema regolerà la luce del sole, riproducendo i cicli giorno-notte e la particolare illuminazione delle regioni polari lunari; inoltre un’area della finta Luna, profonda tre metri, consentirà agli astronauti di testare le tecniche di perforazione del terreno per compiere carotaggi e campionamenti da riportare nei laboratori. Terreno lunare che sarà in parte anche congelato nelle zone più a sud del satellite dove le temperature sono particolarmente rigide. Altre fasi della sperimentazione simuleranno superfici non piane della Luna, tramite una rampa regolabile che può inclinarsi e su cui sia gli astronauti, che i rover e i robot di ausilio alle operazioni, dovranno essere in grado di muoversi. Ovviamente è grande l’orgoglio per l’Agenzia Spaziale Europea, che coopera con la Nasa per Artemis e che sarà in prima linea nelle missioni lunari. «L’apertura di Luna segna un traguardo significativo negli sforzi di esplorazione spaziale dell’Europa. Questa struttura unica, con la sua capacità di replicare le condizioni lunari, fa progredire la nostra comprensione della Luna e ci prepara per future missioni. Siamo orgogliosi di guidare questo progetto», le parole del direttore generale dell’Esa, Josef Aschbacher, all’inaugurazione della struttura.

SPERIMENTAZIONI

Ma non è ancora tutto. Dentro Luna, infatti, ci sarà anche il Gravity Offloading System, ovvero un altro sistema altamente tecnologico che permetterà agli astronauti di vivere in condizioni di gravità in cui si troveranno a lavorare e vivere sul territorio lunare. Infatti saranno installati sul soffitto carrelli e cavi che porteranno gli astronauti a muoversi con un peso pari a un sesto del loro peso reale, esattamente quello lunare. Chi andrà sul satellite dovrà compiere delle esplorazioni del territorio, e per questo nel terreno di “regolite” saranno sepolti alcuni manufatti, tra cui elementi in plexiglas, che simuleranno il ghiaccio di acqua; gli scienziati, infatti, ritengono che possa trovarsi nell’area in cui si trovano i crateri sempre in ombra. 
Inoltre in una camera specifica della struttura tedesca si potranno testare le misure di protezione dalla polvere lunare, nota agli scienziati per essere particolarmente fine, ma anche tagliante, caratteristica che potrebbe causare problemi di funzionamento se aderisse alle apparecchiature tecnologiche. Tutto quello che avverrà all’interno di Luna sarà monitorato dalle sale di controllo sviluppate nel centro di Luna, collegate in real time, sia con l’agenzia spaziale tedesca, fisicamente poco distante, che con le altre agenzie partecipanti alle future missioni; ma la previsione è di collegarla in futuro anche al Lunar Gateway, la stazione spaziale cislunare che dovrebbe essere lanciata nel 2028 per eseguire simulazioni sempre più realistiche.

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