16.05.2025
12 Street, Rome City, Italy
Economy

giro di vite su alcol, cellulari e velocità. Ecco cosa cambia


Oltre 3.000 morti e 200 mila feriti. È un bilancio di guerra quello che si registra ogni anno con gli incidenti sulle strade italiane e a cui il governo prova a rispondere con il nuovo Codice della strada. Scatta la stretta sui neopatentati e su chi guida mentre usa lo smartphone, è ubriaco o drogato, ma ci saranno anche meno multe in determinati casi e nuove regole per monopattini e ciclisti. Ieri l’ok definitivo al Senato della riforma voluta dal ministro dei Trasporti, Matteo Salvini. Via libera arrivato tra le proteste fuori Palazzo Madama delle associazioni italiane dei familiari delle vittime sulla strada, insieme alle sigle ambientaliste e per la mobilità sostenibile e alcuni sindacati, che parlano di «poco input alla prevenzione, ostilità alla mobilità sostenibile e violenza stradale che rischia di aumentare».

Con la nuova legge vengono inasprite le multe ed è resa più facile la sospensione della patente per chi guida auto e moto con il telefonino in mano o sotto effetto di alcol e stupefacenti: la stretta parte da subito. Ci sarà tempo un anno, poi, per attuare una delega di riforma complessiva del Codice, mentre per le norme sui monopattini servirà un regolamento attuativo.

Ok del Senato al nuovo Codice della Strada: da alcol ai monopattini e cellulare alla guida, così cambiano le norme

I PALETTI

Per provare a limitare le distrazioni, spesso fatali, la sanzione per chi guida con il cellulare parte da un minimo di 250 e arriva a un massimo di 1.400 euro. Scatta anche la sospensione automatica della patente (fino a tre mesi) e, in caso di recidiva, si possono perdere fino a 10 punti. Tolleranza zero, poi, per alcol e droghe (anche se si è solo positivi e non “sballati”), con multe fino a 6 mila euro e anche la detenzione fino a un anno. E i neopatentati non potranno guidare le cosiddette «supercar» per tre anni.

Meno tolleranza, quindi, per il superamento dei limiti di velocità, con multe fino a 3.382 euro. Tuttavia, se un conducente commette più infrazioni nella stessa ora e nello stesso tratto stradale (e gli autovelox sono dello stesso ente), si paga solo la sanzione più alta (aumentata di un terzo). Meno sanzioni anche nelle Ztl e i limiti di velocità a 30 o 50 chilometri orari nelle città (dopo il caso Bologna) saranno possibili solo se ci sono contemporaneamente esigenze ambientali e di tutela del patrimonio artistico-culturale. Arrivano quindi casco, targa e assicurazione per i monopattini, che potranno circolare solo su strade urbane, con limite di velocità a 50 chilometri orari. E ancora: scatta il ritiro della patente per chi abbandona gli animali in strada. Per quanto riguarda i ciclisti, infine, oltre all’aumento delle piste ciclabili, viene introdotto l’obbligo di un metro e mezzo di distanza per gli automobilisti.

Soddisfatta tutta la maggioranza di governo e in particolare il ministro Salvini, secondo cui «ora ci sono più sicurezza e prevenzione, contrasto ad abusi e comportamenti scorretti ed educazione stradale vera». «L’obiettivo — chiosa — è ridurre le stragi sulle strade». Critiche le opposizioni, dal Pd e il M5s ad Avs, che parlano di «norme che limitano autovelox e sharing economy», oltre «a colpire il modello città a 30 km/h che, dove autobus e metro funzionano, riduce i morti».

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