15.05.2025
12 Street, Rome City, Italy
Politics

«Francesca Neri è stata fondamentale, oggi ci sentiamo poco ma la capisco. Mio figlio Rocco ha cambiato 5 scuole, aveva le mie stesse difficoltà»


La seconda stagione de Il Patriarca non sta raccogliende lo stesso successo della prima. E Claudio Amendola non si nasconde. E ha ammesso la prima sconfitta. Ma la partita, sia chiaro, non è finita. «Salve a tutti — ha scritto sui social -. la prima puntata del Patriarca non è stato un grande successo». Poi pubblica la scena di Frankestein Junior in cui Gene Wilder dice che: «La scienza ci ha insegnato ad accettare i nostri fallimenti come i nostri successi. Con calma, dignità e classe». Ed è quello che sta facendo ora. Ma in fondo non è colpa sua se «vengo da un fortissimo matriarcato, mio padre non era per niente patriarca».

A sua madre ha dedicato il suo libro, «una lettera d’amore, un “grazie”scritto a caratteri cubitali — racconta l’attore a La Stampa — rivolto a una donna volitiva, lavoratrice, emancipata, una che non aveva bisogno di nessuno accanto, una che metteva sempre la sua vita prima del resto».

I genitori

E non per questo Claudio Amendola si è sentito solo. «Molti figli si sarebbero sentiti abbandonati, a me non è successo, ho sempre vissuto questa caratteristica come una forma di bravura.

Mia madre era diversa, quando non aveva il turno di lavoro di mattina, a noi figli diceva “ragazzi, domani autobus, perché dormo”. E io pensavo “quanto sei figa ma’”. Ho amato la sua libertà. Era la donna che vedevo con il megafono in mano, in piazza della Balduina a Roma, mentre leggeva i comunicati… Una mamma con un fidanzato sempre diverso, ma mai più importante di noi. Bella come il sole, piena di gioia di vivere».

Il figlio

A La Stampa parla del suo rapporto con la scuola, delle stesse difficoltà che ha incontrato suo figlio Rocco al Liceo. «Rocco ha fatto cinque licei, ogni anno cambiava, non riusciva a essere promosso, con la scuola ha avuto le mie stesse problematiche, non è mai stato appassionato di studio. Io e Francesca, però, lo abbiamo costretto a finire. Con me è andata diversamente. Mio padre e mia madre, a un certo punto, hanno detto “basta, hai rotto le scatole, a scuola non andare più”. Il giorno dopo lavoravo, ho fatto sei mestieri diversi, poi ho cominciato a fare l’attore. Per mia madre fu una delusione, però la mia strada l’ho trovata».

Il personaggio del coatto l’hai aiutato ma lo ha anche limitato. Doveva essere più serio confida ancora al quotidiano di Torino: «Potevo essere più serio, avrei dovuto studiare inglese, avrei dovuto metterci più impegno, avrei potuto coltivare meglio i rapporti, sarei dovuto andare a Londra per la prima di Nostromo e non ci sono andato…». Meglio volare a Madrid da Francesca, che recitava in un film di Almodovar. «Stavo con lei da 20 giorni, abbandonai tutto e la raggiunsi. La Rai mi mandò lettere di fuoco».

L’ex moglie

E quello con Francesca Neri lo definisce con l’incontro fondamentale della sua vita. Lo è stato. «per tutto quello che ne è conseguito». Ma oggi, dopo la separazione, si sentono poco «e lacapisco…». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Leave feedback about this

  • Quality
  • Price
  • Service
[an error occurred while processing the directive]