Ryanair rimborserà ai passeggeri oltre 1,5 milioni di euro di costi extra, pagati per effettuare il check-in. È il frutto di una sorta di accordo tra la compagna aerea irlandese cosiddetta lowcost e l’Antitrust per evitare pesanti sanzioni. Il vettore si è impegnato formalmente a rimediare agli errori del passato dopo che l’authority aveva avviato un’istruttoria per possibile pratica commerciale scorretta, in violazione degli articoli 21 e 22 del Codice del consumo. Veniva contestato alla compagnia aerea di fornire informazioni ingannevoli sulle condizioni applicabili al check-in online e sul possibile aggravio di costi in caso di check-in in aeroporto.
I clienti, secondo l’authority, non sapevano esattamente quale fosse il periodo di disponibilità del servizio online e quale il possibile aggravio del prezzo in caso di mancata procedura entro il termine di scadenza. Non solo: l’Antitrust aveva rilevato che, durante la prenotazione di un biglietto di andata e ritorno, se l’utente avesse selezionato l’opzione “priorità e bagaglio a mano”, questa veniva automaticamente estesa a entrambe le tratte.
GLI EFFETTI
La compagnia risarcirà — per un importo pari a 55 euro, cioè l’intero costo del check-in fatto in aeroporto — tutti i consumatori che nell’arco di quei tre anni hanno inviato un reclamo alla società.
Inoltre tutti i viaggiatori che nello stesso periodo hanno fatto prenotazioni di un volo (sono state oltre 100 mila) e il check-in in aeroporto, pagando il supplemento, riceveranno un ristoro di 15 euro o, in alternativa, un voucher di 20 euro utilizzabile per acquistare servizi di Ryanair Dac. Considerando solo le oltre 100 mila prenotazioni del periodo, si arriva alla cifra del milione e mezzo. A questo bisogna aggiungere i rimborsi per chi ha fatto reclamo.
INFORMAZIONI
Ryanair, spiega poi l’Antitrust, «si è impegnata a modificare le modalità di selezione dell’opzione priorità e bagaglio a mano, così da consentire agli utenti la selezione disgiunta del servizio tra andata e ritorno e a modificare il sito web, l’app e il testo della mail di conferma della prenotazione per integrare le informazioni sulla scadenza entro cui il passeggero può effettuare il check-in online gratuitamente e sugli eventuali costi extra in aeroporto».
Soddisfatte le associazioni dei consumatori, dal Condacons all’Unione nazionale consumatori, che però auspicavano anche una sanzione economica, in quanto segnale «per tutte le compagnie aeree». Anche perché, come segnalato da un’analisi di Federconsumatori realizzata per Il Messaggero sui principali voli «low cost» di questa estate, tra costi extra e occulti si è arrivati a aumenti del prezzo dei biglietti fino al 289%. E sui costi nascosti le autorità Antitrust di Spagna e Regno Unito hanno già acceso un faro, mettendo nel mirino con indagini e sanzioni oltre Ryanair anche Vueling, Easyjet e Volotea.
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