Un decreto – fino a ieri oggetto di limature e aggiustamenti – e molte domande. Alcune delle quali verranno sbrogliate tra poco più di un mese dai giudici della Cassazione, chiamati a decidere se d’ora in avanti i magistrati dovranno limitarsi ad applicare il provvedimento del governo sui Paesi considerati sicuri oppure se di volta in volta potranno procedere a una propria valutazione. Con – è facile prevederlo – un’inevitabile corollario di polemiche. Proviamo a fare chiarezza sul nuovo “decreto Albania”, varato dall’esecutivo per aggirare lo stop imposto dal tribunale di Roma al trasferimento dei migranti nell’hotspot in territorio di Tirana, nato per processare le procedure di richiesta di asilo cosiddette “accelerate”.
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