21.05.2025
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Economy

1,3 milioni di lavoratori in più. Benefit esentasse di 5mila euro per lavoratori trasferiti. L’annuncio di Giorgetti


Rispetto al taglio del cuneo, «l’anno scorso la misura fino ai 35mila euro dava una dote mediamente di cento euro e l’abbiamo fatto per 13 milioni di lavoratori e lavoratici italiane».

Quest’anno «non solo lo confermiamo» ma «la cosa nuova è che arriviamo ai 40mila euro» e ne usufruiranno «1,3 milioni di lavoratori che avranno questo beneficio, che l’anno scorso non lo avevano». Così il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, nel corso di un evento a Genova, parlando del taglio del cuneo contenuto nella prossima manovra.

Pensioni minime, verso l’aumento per le 2025 a 621 euro: incremento del 2,7%

Manovra, le parole di Giorgetti

«Non solo, le lavoratrici donne e madri con due figli e oltre avranno un’ulteriore forma di aiuto e decontribuzione fino a quando ogni figlio avrà dieci anni — spiega Giorgetti -. Poi introdurremo una serie di misure per tutelare le famiglie con figli». 

Nella prossima manovra ci sarà inoltre «una novità» costituta da «una forma di benefit fiscale fino a 5mila euro per le spese, che il lavoratore o l’azienda sostiene per unità abitative per eventuale trasferimenti, che sono sostanzialmente defiscalizzate» e quindi «non pagheranno», ha sottolineato Giorgetti.

Come cambiano le pensioni minime

Le pensioni minime, invece, nel 2025 dovrebbero aumentare del 2,7% rispetto al trattamento minimo prima della maggiorazione (598,61 euro) e dell’1% dell’inflazione del 2024: arriverà così — secondo alcune fonti — a 620,92 euro rispetto ai 614,77 di quest’anno. Nella manovra inoltre dovrebbe essere introdotta la possibilità di usare i fondi integrativi alimentati con il Tfr per consentire di andare in pensione a coloro che non hanno raggiunto l’importo dell’assegno sociale con il sistema contributivo e andare così in pensione di vecchiaia a 67 anni.

Giorgetti e il rating dell’Italia

«Incredibilmente rispetto a gufi e corvacci che pronosticavano che questo governo, ‘A’; avrebbe portato il Paese in fallimento e ‘B’: non avrebbe mantenuto le promesse elettorali, non solo non stiamo portando il paese in fallimento ma anzi addirittura incredibilmente abbiamo migliorato il rating e abbassato lo spread», ha quindi sottolineato Giorgetti a margine dell’evento.

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