22.05.2025
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Economy

Dopo il terzo taglio Bce, consumatori e imprese ​pronti a richiedere mutui con un costo minore


La Bce taglia i tassi di uno 0,25%, scende ancora il costo del denaro per il sistema finanziario europeo che continua a vedere un ribasso dei tassi di interesse sulla scia della politica monetaria “meno restrittiva” promossa quest’anno. L’inflazione in Europa scende più del previsto, un dato quello uscito stamani dell’1,7% che è ancor più basso rispetto a quello previsto dallo scorso dato preliminare che vedeva un’inflazione a 1,8%. L’inflazione in Europa scende più del previsto, un dato che è positivo per un proseguimento dei tagli dei tassi di interesse ma che potrebbe essere un segnale pericoloso per l’economia europea. Proprio nel report della Bce rilasciato dopo la conferenza stampa di Christine Lagarde, si pone l’accento sul fatto che l’economia europea sta rallentando più del previsto, soprattutto il settore manifatturiero e le esportazioni in generale. Allo stesso tempo il settore dei servizi continua ad andare bene e i consumatori, stando al rapporto, vedono un incremento degli stipendi e una maggior propensione al risparmio. «Aumenta la domanda pre prestiti e mutui, questo è dovuto principalmente ai recenti tagli dei tassi di interesse -commenta David Pascucci, analista tecnico di XTB -, tagli che potrebbero proseguire nel corso del tempo e che spingerebbero i consumatori e le imprese a richiedere mutui con un costo minore. Il taglio dei tassi incide infatti sul costo del credito, dei mutui, dei prestiti, un vero e proprio toccasana per i consumatori e le imprese. L’unico problema di questa situazione dove vediamo dei tagli dei tassi, è data dal ribasso dell’inflazione, anch’essa vista come un qualcosa di positivo per l’economia, ma sta di fatto che il ribasso del livello dei prezzi è anche sinonimo di rallentamento della domanda, infatti la Bce ha parlato proprio di una maggior propensione al risparmio, ossia il consumatore non consuma come prima». In questo momento coloro che hanno acquisito credito nel corso degli scorsi anni, si sono ritrovati a pagare delle rate di maggior entità proprio per l’aumento dei tassi che abbiamo visto negli scorsi anni. Questo ha portato il consumatore a spendere di più per avere lo stesso tenore di vita e ora, giustamente, lo stesso consumatore tenderà a spendere di meno e a risparmiare per reintegrare il costo extra dovuto alle rate particolarmente esose degli ultimi anni. In ogni caso la situazione attuale, visto anche l’andamento dell’inflazione, volge verso ulteriori tagli dei tassi, un vero e proprio toccasana per imprese e consumatori, ma gli effetti di queste manovre necessitano di molto tempo prima che abbiano dei veri effetti sull’economia. Per il momento si osserva l’andamento dell’inflazione e in generale dell’economia, con particolare attenzione al mercato del lavoro che potrebbe risentire negativamente di una diminuzione dell’inflazione.

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