Un’etichettatura obbligatoria in Europa per la trasparenza sulla provenienza dei cibi. Così da provare a contrastare un mercato del falso made in Italy che vale 120 miliardi di euro in tutto il mondo. È la proposta per la «sovranità alimentare e agricola europea» su cui la Coldiretti ha già raccolto oltre 300 mila firme in tutta Italia e che porterà nelle prossime settimane in giro per l’Ue. La ratio è recuperare una parte di quel mercato e tutelare gli standard ambientali, sanitari e lavorativi del cibo certificato italiano. L’obiettivo dell’associazione degli agricoltori è arrivare entro fine anno al milione di firme necessarie per far approdare la proposta di legge al Parlamento europeo. Proposta su cui, per tramite del ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, arriva già l’appoggio del governo, pronto a portare l’istanza a Bruxelles.
IL RICORDO
Ieri, al teatro Eliseo di Roma, in occasione della celebrazione per gli 80 anni di Coldiretti e alla presenza del capo dello Stato, Sergio Mattarella, il presidente Ettore Prandini ha chiesto uno sforzo a tutta la politica. Con più fondi all’agricoltura, in particolare per la formazione e la ricerca, dopo l’esperimento del liceo del made in Italy, con poche adesioni. «Dobbiamo connettere meglio — ha chiarito a Il Messaggero — scuola e università con le imprese del settore, favorendo l’innovazione tecnologica di cui abbiamo bisogno».
Il presidente della Repubblica ha riconosciuto come l’associazione fondata da Paolo Bonomi sia storicamente «un presidio per la democrazia» antifascista e la centralità del segmento economico che rappresenta. Non solo per il nostro Paese, dove comunque durante la pandemia e le alluvioni «gli agricoltori hanno assicurato nutrimento in tempi difficili». Ma anche nel mondo. «L’agricoltura — ha spiegato Mattarella — è coesione ed è determinante per il futuro del Pianeta: è a partire da elementi come l’acqua e il cibo che si costruisce la pace tra i popoli e lo dimostra l’uso spregiudicato della risorsa alimentare come arma». D’altronde, come ricordato dallo stesso Prandini, «solo per sostenere la svolta dell’intelligenza artificiale serviranno migliaia di litri d’acqua».
E nemica dell’acqua è innanzitutto la siccità, contro la quale Coldiretti ha chiesto al governo di predisporre un piano immediato per gli invasi idrici e bacini di accumulo lungo tutto lo Stivale. Per la Sicilia «150 invasi sono più importanti del Ponte sullo Stretto», ha detto senza mezzi termini il segretario generale della Coldiretti, Vincenzo Gesmundo. Mattarella, nel suo intervento, ha poi spiegato che ogni possibile «chiusura dei mercati dal sapore autarchico ci danneggia, perché si chiuderebbero spazi al prevalere della buona qualità». Quindi ha aggiunto, anche in riferimento anche alla lotta di Coldiretti e del governo in Europa contro il cibo artificiale, che «non bisogna avere paura del nuovo». «Ribaltando l’immagine — ha detto Mattarella — non serve vino vecchio né in otri né in tempi nuovi. Vale per il cambiamento climatico. Occorrono soluzioni aggiornate, con la stessa lungimiranza che permise di affrontare, con i mezzi del dopoguerra, da parte dei padri della Repubblica e della Coldiretti, la rinascita del Paese».
A margine della celebrazione, quindi, Lollobrigida ha assicurato che non ci sarà alcuna riduzione delle spese per l’agricoltura nella prossima Manovra. Poi sul taglio delle spese ministeriali a cui lavora l’esecutivo, ha chiosato: «si ragiona sulla riduzione delle cose meno utili, nessuno come noi negli ultimi trent’anni ha investito così tanto nell’agricoltura». Quindi ha difeso il bando per il servizio civile agricolo: «non è lavoro: non crea sfruttamento». Rispetto alle polemiche di ambientalisti e alcuni imprenditori per lo stop agli impianti fotovoltaici a terra nelle aree agricole, ha invece specificato che «il ministero ha permesso la maggiore produzione di energia solare senza togliere un metro quadro di terra destinata alla produzione agricola». Rimane però aperta la questione cannabis light. Se il governo dovesse andare avanti con lo stop al settore, Coldiretti ha annunciato che ricorrerà alla Corte di giustizia europea.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Leave feedback about this