15.05.2025
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Politics

Referendum cittadinanza italiana, quando si potrà votare il quesito che cambia la legge attuale


Il termine per la raccolta firme per promuovere il referendum sulla riforma della cittadinanza italiana è il 30 settembre, ecco perché i promotori chiedono che si continui a firmare nonostante sia stato raggiunto il quorum del mezzo milione di firme necessario a presentare il quesito alla Corte costituzionale che dovrà pronunciarsi sulla sua ammissibilità. Questo passaggio avverrà a febbraio. 

Magi (+Europa): «Dimezziamo i tempi per chiedere la cittadinanza italiani prima»

Fondamentale per il raggiungimento del quorum è stata la mobilitazione di volti noti della cultura, della musica, dello sport e della politica: da Alessandro Barbero a Roberto Saviano, da Zerocalcare a Matteo Garrone, e poi Ghali, Malika Ayane, Julio Velasco e tanti altri.

Intanto, la sfida sulla cittadinanza si giocherà anche sul terreno parlamentare. Se il Pd ha già depositato una sua proposta di legge, i riflettori sono puntati in particolare sulla pdl degli azzurri che sarebbe praticamente pronta (10 anni di frequenza scolastica per ottenere la cittadinanza e via gran parte degli automatismi nell’acquisizione dei diritti). Giovedì 26, alle 14.30 si terrà una prima riunione congiunta dei gruppi di FI per condividere e mettere a punto il testo che sarà poi oggetto di confronto nella maggioranza.

Ma, viste le posizioni di partenza molto distanti tra i tre partiti di governo e la sessione dedicata alla manovra in arrivo, i proponenti hanno già messo in conto di andare in Aula non prima del 2025.

Referendum cittadinanza italiana, cosa succede ora e quando si vota

Se la Consulta deciderà che il referendum abrogativo è ammissibile il voto potrebbe essere già nella primavera del 2025. «Chiediamo agli italiani di continuare a firmare nei prossimi giorni dando ancora più forza a questa iniziativa popolare», ha detto uno dei promotori Riccardo Magi di +Europa che ha aggiunto: «Ci deve essere prima il vaglio di ammissibilità della Corte costituzionale a febbraio, poi prevediamo il voto in primavera». 

Chi sono i promotori

Le associazioni promotrici sono: Italiani senza Cittadinanza, CoNNGI, Idem Network, Libera, Gruppo Abele, Società della Ragione, A Buon Diritto, ARCI, ActionAid, Oxfam Italia, Cittadinanza Attiva, Open Arms, Forum Disuguaglianze Diversità, Recosol, MAEC, InMenteItaca, Le Contemporanee, InOltre Alternativa Progressista, ASGI. I partiti che aderiscono sono: Più Europa, Possibile, Radicali Italiani, Partito Socialista Italiano, Rifondazione Comunista.

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