16.05.2025
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Sports

altro ko in trasferta per Baroni


La Lazio torna a perdere in casa della Fiorentina. I biancocelesti passano avanti con Gila al termine della prima frazione, ma soccombono nel secondo tempo sotto i colpi di Gudmundsson, autore di una doppietta su rigore nel giorno dell’esordio con la maglia viola. Si mangia le mani invece la squadra di Baroni, ancora una volta ko in trasferta dopo la sconfitta di Udine e oggi decisamente meno pericolosa senza Castellanos. Un passo falso che rallenta le aspirazioni del club capitolino dopo le buone sensazioni emerse per la vittoria col Verona.

Lazio avanti con Gila nel finale della prima frazione

Tutto confermato in casa Lazio rispetto a quanto visto nella rifinitura: dentro Patric, Castrovilli e Noslin dal 1′. La Fiorentina invece schiera la stessa formazione di Bergamo con unica novità Comuzzo al posto di Ranieri. In apertura è la squadra di Baroni a fare la gara, con Zaccagni scatenato a sinistra che quasi conquista un rigore su un fallo ingenuo di Martinez Quarta. I toscani attendono e ripartono al momento giusto come al 9′, quando Provedel con un grande intervento manda la conclusione ravvicinata di Colpani sul palo. Uno spavento che non intimorisce i biancocelesti, con Isaksen tra i più attivi assieme a Lazzari sull’out destro. Tante potenziali occasioni, anche una punizione calciata alta da Nuno Tavares, che si mette anche in proprio alla mezzora dalla lunga distanza poco dopo il destro al volo che finisce al lato di Kean dall’altra parte. Col passare dei minuti la Lazio sembra averne di più della Fiorentina. Tra il 34′ e il 37′ serve il miglior De Gea sulle occasionissime di Guendouzi e soprattutto Dia, ma il portiere spagnolo può poco al 41′ sull’incornata di Gila sulla punizione perfetta di Nuno Tavares. La squadra di Palladino chiede un rigore nel finale per un presunto fallo su Kean, ma dopo un veloce check col Var l’arbitro Marcenaro manda tutti negli spogliatoi.

Esordio con doppietta per Gudmundsson: Lazio ribaltata

A inizio seconda frazione la Fiorentina cambia subito Biraghi con Ranieri, ma soprattutto Gudmundsson al posto di Quarta, con tanto di cambio modulo (4-4-2) e pareggio. Questo perché il numero 10 viola appena entra si guadagna un rigore su disattenzione di Guendouzi e dal dischetto spiazza Provedel. Il match torna equilibrato e Baroni per dare una scossa al 61′ punta su Rovella e Tchaouna al posto dello stanco Castrovilli e Isaksen, e poco dopo tocca anche a Marusic e Pedro. Palladino invece risponde con Kouamé passando a un 4-2-3-1 molto offensivo che tra il 67′ e il 71′ comporta due occasioni per Kean, la seconda sprecata clamorosamente da solo di testa su cross di Dodo. Col passare dei minuti i padroni di casa crescono e ci provano ancora con Colpani da fuori appena prima di lasciare il posto a Ikoné, assieme al quale entra Adli. La Lazio sembra in difficoltà, ma all’85’ torna a farsi pericolosissima con Guendouzi, prima con un tiro dalla distanza e poi con un colpo di testa fortunoso che però si stampa sulla traversa, ma al 90′ è la Fiorentina a esultare. Marcenaro, richiamato dal Var, indica il dischetto dopo il pestone di Nuno Tavares su Dodo e Gudmundsson ancora una volta si dimostra molto freddo battendo Provedel.

Allo scadere ci prova anche Kean, ma tanto ormai la rimonta è completata: prima vittoria per Palladino.

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