17.05.2025
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alle 14 ha votato il 46% degli aventi diritto


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Affluenza alta. Alle 14 ha votato il 46% degli aventi diritto

Secondo il Ministero degli Interni del Land Brandeburgo, l’ affluenza alle urne è particolarmente elevata. Dei 2,1 milioni di elettori aventi diritto, il 46% ha votato entro le 14:00 ora locale. Oltre la metà degli elettori aventi diritto (51,3%) nella capitale dello stato del Brandeburgo, Potsdam, ha finora votato.  Si tratta di un balzo in avanti rispetto alle ultime elezioni del 2019, che avevano registrato un tasso di partecipazione degli aventi diritto al voto del 31,3% nello stesso momento della giornata.  Lo riporta DW. 

L’appello ai moderati di Merz

Il leader della CDU Merz ha visitato ieri Potsdam. Solo i cristiano-democratici hanno tenuto un evento conclusivo, formale, della campagna elettorale con il leader nazionale del partito Friedrich Merz — recentemente confermato come candidato della CDU per la carica di cancelliere che è apparso insieme al politico di punta in quel land: Jan Redmann. La CDU è attualmente al terzo posto nei sondaggi ma Merz ha cercato di fare appello agli elettori di destra più moderati. Ha detto che molto divide il suo partito dall’AfD. «L’AfD va contro tutto ciò che costituisce il cuore e l’anima del nostro partito», ha detto Merz. «Sì, vogliamo ridurre il numero di rifugiati e richiedenti asilo, ma non lo facciamo con sfumature xenofobe».  Ha detto di considerare la CDU patriottica, ma non nazionalista.

 

Woidke (Spd) è ottimista

Parlando con i giornalisti al seggio, il premier del Brandeburgo, Dietmar Woidke, esprime ottimismo sull’esito delle elezioni in corso nel lander dove è testa a testa tra la sua Spd e l’estrema destra di Afd. Woidke, che è alla guida del Brandeburgo da 11 anni, ha detto che i socialdemocratici sono arrivati a queste elezioni «più uniti e più decisi» perché sanno che molto è in gioco.

Woidke, che in questa campagna elettorale si è tenuto lontano da Olaf Scholz, ha criticato il fatto che gli altri partiti abbiano cercato di trasformare il voto nel suo lander in un voto sul governo federale guidato dalla Spd. «Non credo che questo paghi», ha aggiunto, sottolineando che in questo modo si sottovaluta l’intelligenza deglie elettori del Brandeburgo il cui obiettivo è di avere un governo statale stabile e funzionante per i prossimi 5 anni. Gli ultimi sondaggi danno Afd leggermente in vantaggio su Spd che l’unico lander dell’ex Germania dell’Est che dagli anni ’90 è stato ininterrottamente guidato dalla Spd, anche se in diverse coalizioni.

Nella foto i sottobicchieri elettorali creati apposta per supportare il governatore. 



Oggi si celebrano elezioni molto importanti in Germania perché si vota in Brandeburgo che è la regione tedesca della capitale Berlino, feudo storico dei socialdemocratici che governano ininterrottamente dalla riunificazione del 1990. Stasera alle 18 quando chiuderanno le urne potrebbe essersi un sorpasso storico. Solo poche settimane fa i socialdemocratici (Spd, il partito dell’attuale cancelliere Olaf Scholz) sono crollati alle elezioni in Turingia e in Sassonia. Si profila un testa a testa fra l’ultradestra di Afd che schiera Hans-Christoph Berndt e i socialdemocratici della Spd con il governatore uscente Dietmar Woidke . Alle 18 ci saranno anche i primi exit poll. Al voto vengono chiamati 2,1 milioni di cittadini del Land di Potsdam, finora governato da una coalizione formata da Spd, Cdu e verdi.

Stando ai sondaggi Alternative fuer Deutschland è in vantaggio col 28%, inseguita dai socialdemocratici del governatore uscente Dietmar Woidke con il 25%. La Cdu è data al 14%, e il partito di Sahra Wagenknecht BSW al 13%. Fuori dal parlamentino resterebbero i verdi col 4,5%, la Linke col 4% e i liberali. Il voto sarà un test cruciale anche per il cancelliere Olaf Scholz: se il suo partito dovesse perdere per la prima volta dalla Riunificazione il primato nella regione, potrebbe saltare la candidatura del Kanzler nel 2025. Dal canto suo, il presidente regionale Woidke ha già fatto sapere che farà un passo indietro se risulterà secondo. 

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