17.05.2025
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Tamagotchi, torna sul mercato in versione moderna l’animaletto virtuale simbolo degli Anni ’90. Ecco cosa è cambiato


C’è stato un decennio in cui avere un animale domestico virtuale significava fare la prima esperienza da genitore, anche se si era ancora bambini. Erano gli Anni ’90 e avere un Tamagotchi significava questo. Ora il giocattolo a forma di uovo sta tornando sul mercato, pronto a rivivere un nuovo momento d’oro. Le vendite globali infatti, tra il 2022 e il 2023, sono più che raddoppiate.

Bandai Namco, l’azienda che ne è proprietaria, in questi anni aveva tentato più volte di rilanciarlo e pare che ora ci sia riuscita aprendo il primo negozio di Tamagotchi nel Regno Unito dove la moda ha iniziato a circolare nuovamente nel 2019.

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Quali sono le novità del Tamagotchi

I trentenni di oggi tengano a freno l’entusiasmo però, perché si tratta di una versione moderna del gadget dell’infanzia. A prima vista sarà lo stesso: un giocattolo a forma di uovo di vari colori con un piccolo schermo digitale e dei pulsanti che servono a dargli tutte le cure di cui ha bisogno, ma le funzionalità sono molte di più.

Priya Jadeja, responsabile del marchio Tamagotchi, le ha illustrate alla Bbc: «Ora puoi connetterti con gli amici, puoi giocare tramite Wi-Fi e scaricare diversi elementi. Questo contrasta quella sensazione di stanchezza provata con alcuni modelli precedenti».

Pensato per i millennial, giocando sul fattore nostalgia, anche i bambini che non l’hanno mai avuto ne sembrano affascinati: «È davvero emozionante vedere come lo apprezzano», ha concluso Priya Jadeja.

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Tamagotchi, un mondo virtuale in cui rifugiarsi

A quanto pare però il Tamagotchi non è solo un semplice giocattolo, ma evoca con sé un momento particolare e spensierato per chi ne ha posseduto uno. «Ho avuto il mio primo Tamagotchi alle elementari.

La mia migliore amica ne aveva uno a quei tempi e ho bei ricordi dei momenti passati a giocare insieme», ha detto Emma, conosciuta su Youtube come Emmalution, una delle persone intervistate dall’emittente televisiva britannica sull’argomento.

Il fattore evasione dalla realtà gioca un ruolo importante in questa operazione nostalgia: «Considerato come va il mondo in questo momento – ha continuato Emma — e come è stato negli ultimi anni è bello ogni tanto guardare il tuo piccolo animaletto pixel, dimenticarlo per un momento, dargli uno spuntino o giocare a un giochino ricordando un tempo molto più semplice».

In commercio oggi esistono altri animali domestici virtuali. Blitzee, prodotto da Hatchimals, è dotato di un display flessibile che reagisce al tocco e ai movimenti basati sull’inclinazione. Punires invece è ancora più interattivo, perché poggiando il dito sul display sembrerà quasi che il giocatore stia davvero accarezzando il suo cucciolo fatto di pixel.

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