18.05.2025
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Sports

«Col Verona serve la partita perfetta. Gli approcci sbagliati mi fanno imbestialire. Grazie ai tifosi»


Come da programma alla vigilia della sfida di campionato Marco Baroni ha parlato in conferenza stampa. Domani sera all’Olimpico la Lazio giocherà contro il Verona, ex club proprio dell’attuale tecnico biancoceleste che si è espresso così a Formello sul match e non solo.

Come sta la squadra?

«La squadra ha lavorato bene. Ovviamente con chi è rimasto abbiamo messo più lavoro nelle gambe. Piano piano abbiamo reintegrato i nazionali e anche se qualcuno ha viaggiato molto ha avuto situazioni gratificanti che gli daranno la possibilità di essere pronti come gli altri. Ci siamo ricompattati gli ultimi giorni, ma abbiamo fatto un buon lavoro».

Che effetto le fa ritrovare il Verona?

«Intanto dico che arriva una squadra in grande condizione dopo risultati e prestazioni importanti. Il gruppo quindi è preparato per le difficoltà. Conosco i ragazzi e so che sarà una gara difficile. Io parto sempre dal presupposto che se sai di aver dato tutto, anche qualcosa in più, resta sempre una bella sensazione. Nel calcio però si volta pagina. Ora dovremo pensare a fare una partita di alto livello».

Come si possono mettere in difficoltà i gialloblù? E sul dualismo Provedel-Mandas…

«Dobbiamo fare la nostra miglior partita dopo una settimana e mezzo di lavoro, dando continuità alla gara fatta col Milan. In questo momento per arrivare dove vogliamo non devono esserci battute di arresto. Provedel-Mandas? Non so chi ha tirato fuori questo problema, ma non c’è. Provedel gode della fiducia di tutti, è un professionista di altissimo livello. La nostra fortuna è avere un altro ragazzo molto bravo come Mandas, ma ha davanti il lavoro da fare e il futuro, ma in quel ruolo non c’è nemmeno l’ombra di una discussione».

Lei punta molto sugli equilibri… Ci sono stati progressi? E sul taglio di Castrovilli in Europa League…

«Io parto dalla fase offensiva. Questa squadra deve avere produzione offensiva, gli equilibri invece vanni trovati di squadra. Non è un problema di giocatori offensivi, l’importante è che tutti corrano. Personalmente preferisco mettere un attaccante in più, ma poi vanno trovati appunto gli equilibri. Castrovilli è stata una scelta condivisa col ragazzo. Per me è tra gli italiani con più talento. Semplicemente con lui stiamo facendo un percorso e ho pensato che le due partite ravvicinate potessero essere un problema. E poi comunque il taglio riguarda cinque partite. Dele-Bashiru? Deve diventare un mediano, ha le qualità per fare quel ruolo. Poi a me piacciono giocatori che si muovono molto in quella zona e noi ci stiamo lavorando a tal proposito».

Sugli approcci…

«Gli approcci sbagliati mi fanno inca**are, la squadra lo sa. Noi dobbiamo avere la presenza costante per tutta la gara perché proprio quando ci sono cali si subisce. Faremo di tutto per fare in modo che non avvenga di nuovo».

Sulle scelte a partire dal trequartista…

«Sicuro Castrovilli va in campo in queste gare perché dopo questa avremo tre trasferte, quindi chi non gioca la prima gioca la seconda. Una delle cose a cui tengo sono i cinque cambi, sono una risorsa importante e la gente che entra deve andare a duemila all’ora».

Quale è il ruolo di Noslin in questa Lazio?

«A me piace chi non dà riferimenti. Lo scorso anno con me ha fatto bene in tutte le posizioni offensive, ma la cosa importante è che mantenga la bellezza del giocatore, la spregiudicatezza. La Lazio è normale che dia pressioni, basta vedere la gara col Milan. Lui però può ricoprire tutti i tre ruoli offensivi, anche il trequartista. Io in settimana spesso muovo molto i giocatori per non tenerli ancorati all’aspetto posizionale. Anche lui andrà in campo in queste gare ravvicinate».

Col Milan la Lazio non ha saputo gestire il risultato…

«La squadra ha fatto bene, ha creato molto, ma io non riesco a dare il messaggio di gestire il risultato. Bisogna sempre andare forte e questo porta ad avere una mentalità che deve essere sempre la stessa».

Come sta Gila? E su Gigot…

«Gigot è leggermente più indietro fisicamente perché lavorava a parte col Marsiglia, ma è un giocatore con personalità ed esperienza, troverà presto la condizione. Gila sta benissimo. Per noi è fondamentale e devo valutare il da farsi perché non ha ancora fatto partite ufficiali, ma è pronto».

Come ha ritrovato Castellanos?

«Contento. Chiaro che il primo giorno dopo il viaggio non era al massimo, ma per me è una certezza perché ha energia, voglia, si spende sempre. Io lo voglio in campo tutte le partite».

Su Tavares…

«Per me è fondamentale un terzino così. Mentre gli esterni alti possono essere a piede invertito, il terzino deve lavorare col suo piede. Mi aspetto una crescita importante anche da parte di Pellegrini, ci può dare una grande mano. Lui e Nuno sono risposte importanti».

Può essere la gara di Isaksen?

«Gustav è forte ragazzi. Va lanciato e io lo voglio fare, ho tanta fiducia in lui. Lui deve stare sereno e andare forte come lo stesso Tchaouna anche se ha avuto qualche problema d’impatto nel match col Milan».

Rovella e Guendouzi quanto margine hanno in fase offensiva?

«Guendouzi per me è un mediano nato, si va a prendere tanti palloni. Rovella sta facendo molto bene, lo stesso Vecino e di Dele-Bashiru ve ne ho già parlato. In quel ruolo c’è da correre forte, ma da questo punto di vista non gli verrà tolto niente rispetto alle proprie qualità. Un allenatore deve andare sempre verso la squadra».

Infine una chiosa per i tifosi: «Volevo fare un ringraziamento a tutti i tifosi che hanno sottoscritto gli abbonamenti. Ai giocatori dico sempre che dobbiamo lasciare tutto in campo e queste emozioni le traferisci appunto a chi ti segue».

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