NEW YORK L’avvento di iPhone 16, lo smartphone che Apple ha presentato come il primo della rivoluzione dell’intelligenza artificiale, arriva sul mercato insieme a un altro prodotto che appartiene a una tecnologia vecchia di 500 anni e che, proprio dell’IA, descrive i pericoli e i possibili esiti negativi per l’umanità: se iPhone infatti arriverà nei negozi il prossimo 20 settembre, il 10 settembre è uscito in tutto il mondo Nexus, il nuovo saggio dello storico israeliano Yuval Noah Harari, l’autore di Sapiens, per intenderci. Harari sostiene che nonostante l’intelligenza artificiale sia uno dei più grandi traguardi per l’umanità, se non riusciremo a regolarla rischiamo di autodistruggerci e — ha detto lo storico in una recente intervista al podcast del New York Times Hard Fork — di cancellare ogni forma di vita dall’universo.
GURU
Tutto questo, nonostante Harari sia interpellato come un guru dagli oligarchi della Silicon Valley, non sembra spaventare l’industria tecnologica che nei prossimi due anni promette di portare l’IA in tutti i nostri smartphone, preannunciando un cambiamento epocale, come ha detto il Ceo di Apple Tim Cook nel corso della presentazione di lunedì scorso: «Questo iPhone è stato costruito attorno ad Apple Intelligence. Rappresenta l’inizio di una nuova entusiasmante era». E in effetti, l’aria che si respira è un po’ questa: Apple per esempio presentando iPhone 16 e Apple intelligence ha messo sul mercato la prima innovazione software dal lancio di Siri, avvenuta dieci anni fa: adesso, e questo è testimoniato anche dall’atteggiamento di Google, Huawei e Samsung, la competizione non sarà più tra chi ha la telecamera più bella, la memoria più capiente, ma ci si concentrerà sui problemi che il nostro smartphone potrà risolverci con l’IA.
LA PROMESSA
Per ora la promessa di Apple, che inizierà a rendere disponibile una serie di servizi basati sull’IA e l’accesso gratuito a ChatGPT, sarà valida solo negli Stati Uniti e in alcuni paesi anglosassoni. L’arrivo in Italia non è ancora stato pianificato, ma si dice che entro il prossimo anno il sistema funzionerà anche qui. Poco prima di Cupertino, che in realtà aveva già preannunciato Apple Intelligence all’inizio di giugno, è arrivata Samsung. A luglio il gruppo sudcoreano ha presentato i suoi nuovi smartphone, compreso quello pieghevole, nel corso di un evento a Parigi. Anche in questo caso tutta l’enfasi è stata messa sul sistema IA e poco sul prodotto in sé: una app per le traduzioni ancora più precisa, nuove capacità di trascrizione di audio e video, un chatbot e una funzione molto simile a circle to search di Google, che cerchiando immagini, video e testi, permette di avviare una ricerca.
GEMINI LIVE
La stessa Google, nel suo evento di agosto, ha dato importanza soprattutto a Gemini Live, una nuova funzione del sistema di intelligenza artificiale del gruppo, che permette di fare ricerche live, partendo per esempio da una foto. E le immagini, come abbiamo visto nel corso della presentazione del nuovo iPhone, sono una parte fondamentale dell’IA. Apple per esempio ci permetterà di cercare tra le nostre immagini usando l’intelligenza artificiale e mandare proprio quella giusta al nostro amico dopo una serata insieme. Oppure, ci aiuterà a gestire i nostri impegni, vedendo il nostro calendario al lavoro, prenotando cene e eventi, aiutandoci nelle scelte di ogni giorno: quale strada prendere, cosa comprare per cena, che regalo fare a nostro figlio.
LA CINA
In tutto questo anche Huawei sta cercando di non restare indietro. Nell’ultimo evento in Cina poche ore dopo l’arrivo di iPhone 16, il gruppo ha presentato a sorpresa Mate XT Ultimate Design, il primo smartphone con tre schermi: può essere aperto per avere una superficie ampia su cui guardare video e lavorare, oppure ripiegato in tre parti e diventare uno smartphone con uno spessore del tutto simile a quello degli altri prodotti in commercio. E l’intelligenza artificiale? Chiaramente il gruppo userà tutte le funzioni IA più avanzate e cercherà di iniziare a strappare terreno ad Apple in Cina, il paese dove i due gruppi si scontrano per il primato, visto che negli Stati Uniti Huawei non può vendere i suoi prodotti. Per ora ci sono già 3 milioni di preordini per Mate XT, mentre iPhone 16 arriverà in Cina depotenziato: Apple Intelligence infatti non è ancora stato approvato dalle autorità cinesi e quindi tutte le nuove funzioni, quelle che dovrebbero spingere i consumatori a un upgrade, non saranno disponibili.
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