«Theo-Leao, caso chiuso, domani deciderò se schierarli titolari. Sotto esame? Lo sono sempre»

Il Milan è ancora alla ricerca della prima vittoria stagionale. Punta a centrarla al quarto tentativo, con Paulo Fonseca che rischia già grosso. Per allontanare la crisi i rossoneri devono solo battere il Venezia a San Siro: «Non abbiamo vinto le prime tre partite, ora tutte sono importanti. Sono fiducioso come sempre, è importante vincere e dopo penseremo al Liverpool e al derby. Ma dobbiamo rimanere concentrati per questa gara», ha detto il tecnico portoghese.

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La conferenza di Paulo Fonseca

Fonseca ha parlato di Theo Hernandez e Rafael Leao, non puniti dal club per la protesta dell’Olimpico del 31 agosto durante il cooling break: «Se saranno titolari non lo so, ma sono due giocatori in buona condizione. Se mi sento sotto esame? Sono sempre sotto esame. Gli allenatori dipendono dai risultati. Sono concentrato solo sul mio lavoro. Se mi concentro su quello che dicono e scrivono gli altri, diventa difficile lavorare. Tutti dobbiamo lavorare per migliorare». Sui possibili cambiamenti, Fonseca ha detto: «Non penso di cambiare e di giocare con tre difensori centrali. Io rispetto le opinioni di tutti, soprattutto se sono costruttive come quelle di Maurizio Sarri, per me miglior allenatore italiano, e Zvonimir Boban, ma devo continuare a seguire le mie idee perché ci lavoro io con i miei giocatori.

Se ho sentito Ibrahimovic al telefono? Sì, certo. Con i dirigenti siamo sempre in contatto, non riesco a capire il perché di queste notizie. Reijnders in posizione più avanzata? Sì, abbiamo pensato a questa possibilità. Nelle dinamiche della squadra cerco sempre di avere i giocatori nelle posizioni più adatte alle loro caratteristiche. Non lo abbiamo schierato più avanti perché non abbiamo avuto momenti nei quali avevamo possesso palla più avanti. Mi sono piaciute le partite di Reijnders con la sua Nazionale. Il Milan domani deve vincere? Non solo domani, deve vincere sempre».