20.05.2025
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Sports

Diego Perotti dà l’addio al calcio a 36 anni, l’ex della Roma: «Ciao pallone, mi mancherai»


“El Monito”, la scimmietta, così era stato soprannominato in Argentina per la sua agilità e abilità nel dribbling, ma anche perché figlio di Hugo “El Mono” Perotti, compagno di squadra di Diego Armando Maradona ai tempi del Boca Juniors. Oggi, a 36 anni, Diego Perotti, che ha incantato i tifosi con le maglie di Siviglia, Boca, Genoa e Roma, termina la sua avventura nel calcio professionistico. L’annuncio con un video su Instagram che ripercorre la carriera dell’argentino: «Il passare del tempo è spietato, oggi tocca dire a me addio a questo bellissimo sport», dice commosso. «Dico addio avendoti dato tutto quello che avevo e anche di più. Ma non mi pento di nulla». C’è anche un filo di amarezza, però: «Sicuramente mi sarebbe piaciuto concludere in maniera diversa, su un campo. Però col tempo ho imparato che le persone hanno quello che hanno, non quello che meritano»

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La carriera

Nonostante un inizio nel settore giovanile del Boca Juniors, dove gioca con il pesante nome del padre sulle spalle, si sposta presto nel Deportivo Moron, squadra che fa su e giù fra le massime divisioni argentine. Esordisce in prima squadra nel 2006 e già l’anno dopo arriva il trasferimento in Europa. Il Siviglia nota il centrocampista.

Qui inizia il suo travagliato percorso clinico. Molti infortuni offusceranno il talento.

Decide quindi per un ritorno in patria. Passa in prestito al Boca, la squadra di famiglia. Non va bene neanche qui. Un altro infortunio lo tiene fermo a due presenza in maglia xeneizes. Nell’estate del 2014, però, arriva al Genoa, l’occasione giusta per rilanciarsi. Diego la coglie a pieno: la prima stagione segna 4 gol e fornisce 6 assist e tanti lampi di talento cristallino. Il secondo anno con il grifone, però, finisce in anticipo a causa di un altro infortunio.

Alla Roma

Arriva a Roma nel mercato invernale del 2016. Qui fa le sue stagioni migliori. Il 3 aprile segna la sua prima rete in un derby con la Lazio per il 4-1 finale e si rivela importantissimo nelle rotazioni di una AS Roma che concluderà il campionato di Serie A 2015/16 al terzo posto. Molti tifosi giallorossi lo ricorderanno anche per aver segnato, il 28 maggio 2017, contro il Genoa nella gara d’addio di Francesco Totti. Gli infortuni non lo abbandonano e nelle ultime stagioni gioca con più intermittenza. Alla fine della sua esperienza romana saranno 138 le presenze, con 31 gol e 27 assist.

Gli ultimi anni, passati fra i turchi del Fenerbache e la Salernitana, non sono stati facili per lui, abbandonato dal fisico ma non dal talento. Gli appassionati di calcio di tutta Italia, però, ricorderanno a lungo “El Monito” e le sue giocate.

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