21.05.2025
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Politics

Il centrodestra e il post-Toti, Bucci candidato in Liguria


La prima telefonata è arrivata due giorni fa alle ore 12 da Matteo Salvini, poi in serata il colloquio con Giorgia Meloni: «Sono contentissima se dai la tua disponibilità». Ieri a ora di pranzo la nota di tutti i leader del centrodestra: il candidato alle urne in Liguria è Marco Bucci. Il sindaco di Genova dopo un pressing durato settimane alla fine ha ceduto. Sarà lui a sfidare l’ex ministro dem Andrea Orlando. Un’operazione che in primis si è intestata la Lega lanciando un civico senza esporre l’uomo forte in Regione, Edoardo Rixi, che con il primo cittadino della città della Lanterna ha ottimi rapporti. Tanto che sul territorio qualche alleato del Carroccio dietro le quinte non nasconde un certo malumore. Nulla contro Bucci ma il timore è che la sua lista possa fagocitare i voti dell’intera coalizione e contenere esponenti vicini agli ex lumbard. «Ci siamo consegnati alla Lega – dice un senatore di Fdi -. Abbiamo girato le spalle alla nostra classe dirigente, così non avremo più le nostre truppe».

I mal di pancia sono legati proprio ai legami politici del sindaco di Genova e alla possibilità quindi che poi, in caso di vittoria, possa avere mani libere sulla giunta. Ma i leader nazionali della coalizione esultano. Perché c’è stato un gioco di squadra, dietro le quinte si è speso anche il segretario di FI Antonio Tajani. In un primo momento Bucci voleva Piciocchi, l’attuale vice sindaco, a convincerlo del tutto è stata proprio la premier che ha messo il cappello sull’accordo. «È una persona seria e competente che sono sicura potrà dare il meglio per la regione e i suoi cittadini», ha scritto la presidente del Consiglio. «Grazie al modello Genova ha saputo far rinascere la sua città dopo il crollo del Ponte Morandi e che dal 28 ottobre sarà un grande governatore a servizio della Liguria. Forza Marco, andiamo a vincere!», il commento di Salvini. «Ha liberato Genova dalle catene dell’immobilismo di cui era prigioniera. È il sindaco della crescita economica e infrastrutturale», ha affermato il ministro degli Esteri. «Una scelta di qualità, un amministratore esperto e capace che permetterà alla Liguria di continuare ad essere, grazie ai nove anni di amministrazione di centrodestra, un modello di efficienza, produttività e competitività», ha detto il leader di Noi moderati Maurizio Lupi.

LA TELENOVELA
Si conclude così una telenovela che è andata in scena subito dopo le dimissioni di Giovanni Toti. La partita per giorni si è giocata tra Pietro Piciocchi (il vice sindaco in caso di vittoria di Bucci potrebbe essere candidato per succedergli alla guida della città, le elezioni si terrebbero in primavera) e soprattutto tra Ilaria Cavo e Rixi. «Bucci è un grande uomo e un grande sindaco, sarà un grande governatore per la Liguria. Rappresenta la continuità», ha sottolineato quest’ultimo. «Saremo al suo fianco», si è espressa l’esponente totiana, tiepida la reazione dell’ex governatore. Il nodo non si era sciolto neanche dopo due vertici tenutosi a palazzo Chigi. Poi l’accelerazione. «È troppo alto il rischio che in futuro la Liguria possa essere amministrata dai signori del “no” a tutto», ha scritto in un post Bucci motivando la sua scelta, «non ci possiamo permettere di fermare le tante opere. Abbiamo costruito insieme tanto, vogliamo una Liguria che guardi avanti senza veti né ostacoli, che non abbia paura di innovare, che non si arrenda davanti alle difficoltà». «Non lo appoggeremo», annunciano sia Matteo Renzi che Carlo Calenda.

Ma i partiti del centrodestra, secondo quanto si apprende, stanno già lavorando per candidare nelle proprie liste esponenti di Iv e di Azione sul territorio. «Ha tradito la fiducia dei genovesi, è una candidatura irrispettosa, è come Toti», il commento del Pd mentre i pentastellati hanno chiesto le dimissioni immediate del sindaco. Bucci era stato eletto primo cittadino di Genova nel 2017 e, ricandidato per la Lista Toti, confermato cinque anni più tardi. Sessantaquattro anni, laureato in farmacia e in chimica, dagli anni ’80 ha lavorato come manager in diverse aziende.

Nel giugno scorso era stato ricoverato all’ospedale Galliera di Genova e sottoposto ad un intervento chirurgico dall’équipe di Chirurgia maxillo-facciale e plastica ricostruttiva, per una metastasi linfonodale da neoplasia cutanea. Lo scorso 3 settembre ha annunciato via social di avere completato il percorso di radioterapia. Ma l’incognita è legata proprio alle condizioni di salute del candidato del centrodestra. La coalizione è convinta di poter invertire il trend e vincere contro Orlando (che ieri ha avuto un lungo colloquio con la segretaria Pd Elly Schlein). E di aver in qualche modo ‘salvato’ il governo, perché il convincimento è con un altro candidato il rischio di sconfitta era alto, con l’eventualità di innescare una spirale negativa su tutto il centrodestra destinato, secondo i sondaggi, ad un insuccesso nelle altre regioni dove si andrà al voto nelle prossime settimane, ovvero in Umbria e in Emilia Romagna.

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