21.05.2025
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Economy

Berlino vende Commerzbank. Ceduto il 4,5% dei titoli


Lo Stato tedesco ha avviato la vendita, attraverso una procedura di accelerated bookbuilding, di 53 milioni di azioni Commerzbank a un prezzo iniziale 12,48 euro per azione. Al termine del collocamento rivolto a investitori istituzionali la quota in mano pubblica della banca — rilevata nel 2008 nel pieno della crisi finanziaria scatenata dal crack della Lehman Brothers — scenderà dal 16,5% al 12%. L’incasso atteso è nell’ordine dei 661 milioni.

L’ANNUNCIO
L’annuncio di voler ridurre la quota era stato dato la scorsa settimana dal ministero delle Finanze tedesco che era diventato il maggior socio dell’istituto nel 2008 col salvataggio della banca. E continuerà, anche con la quota ridotta al 12%, a esserne il principale azionista.

L’avvio del collocamento delle azioni avviene nello stesso giorno in cui l’amministratore delegato di Commerzbank, Manfred Knof, ha fatto sapere di non essere disponibile a prolungare il suo incarico oltre la scadenza di fine 2025. L’attuale cfo Bettina Orlopp è considerata la candidata più probabile a succedere a Knof, anche se la banca ha indicato che avvierà un processo di ricerca del nuovo capoazienda.

La vendita della quota dell’istituto tedesco arriva dopo che da mesi circolavano sul mercato ipotesi di riposizionamento della banca. La spinta del governo per una fusione con Deutsche Bank si era dissolta quasi subito. Ma la mossa del governo di Berlino può ora riaccendere una nuova ondata di fusioni in Europa, dopo l’offerta di acquisto ostile presentata da Bbva sul Banco Sabadell a maggio.

Negli ultimi dieci anni sono diverse le grandi banche europee ad aver approcciato Commerzbank per un potenziale acquisto. Tra queste Bnp Paribas, Ing e Unicredit.

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