21.05.2025
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Politics

G7 della Cultura, Pompei resta in bilico. Cosa sappiamo finora sul summit


La prima grande sfida per il nuovo titolare del Collegio Romano Alessandro Giuli — subentrato a Gennaro Sangiuliano dopo il Boccia-gate — è il G7 della Cultura, il summit internazionale atteso a Napoli tra il 19 e il 21 settembre. Il dossier sarebbe già nelle sue mani, pronto ad essere esaminato, anche perché all’appello manca ancora il programma definitivo. A scricchiolare, nei turbolenti giorni dello scandalo della «consigliera fantasma», è stata proprio la tappa a Pompei, quella di cui, nelle mail pubblicate da Boccia, sarebbero fuoriusciti dettagli organizzativi tali da minarne la sicurezza, come il percorso principale e i percorsi alternativi per i ministri.

Motivo per cui, nei giorni scorsi, si era arrivati ad ipotizzare l’annullamento dell’appuntamento del vertice nella città degli scavi.

Oggi però la direzione del parco archeologico di Pompei, guidato da Gabriel Zuchtriegel, ha ribadito la propria disponibilità: «Non abbiamo mai ricevuto una disdetta, ma non siamo noi gli organizzatori, è il ministero». 

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G7 della Cultura, in dubbio la tappa a Pompei. Il programma provvisorio

Il clima è di attesa. Il prefetto di Napoli Michele di Bari, qualche giorno fa, ha dichiarato di aspettare il programma definitivo del G7, che è di «esclusiva competenza del ministero della Cultura», poi deciderà quali misure di sicurezza adottare. Anche il sindaco di Pompei Carmine Lo Sapio — che ha sottolineato come Boccia non sia mai entrata in contatto con informazioni sensibili — spera che la tappa nella sua città non salti. E in questo senso, chiederà delucidazioni in prefettura e al ministero.

Ciò che è trapelato finora, è che il 19 settembre il G7 avrà inizio al Mann, il Museo archeologico di Napoli. La mattina del 20 si sposterà a Palazzo Reale, col direttore della reggia sul mare Mario Epifani che ha parlato di una «rievocazione della storia» di questo luogo, costruito per ricevere «le diplomazie e gli incontri tra Stati» nel Seicento e Settecento. Dopodiché, sempre il 20, attorno alle 18, avverrebbe il trasferimento a Pompei. Qui le delegazioni dovrebbero procedere con le foto di rito, assistere al concerto dell’Orchestra Scarlatti di Napoli, diretta da Beatrice Venezi, e cenare infine alla Palestra Grande. Poi, il 21 settembre, il ritorno a Palazzo Reale a Napoli per la conclusione del summit.

Questo il programma, che però rimane provvisorio. Anche perché restano da comprendere gli orari e gli spostamenti dei ministri attesi in Italia: si tratta di Pascale St-Onge (Canada), Lisa Nandy (Regno Unito), Claudia Roth (Germania), Rachida Dati (Francia), Lee Satterfield (assistente del segretario di Stato per gli Affari Educativi  Culturali Usa), Masahito Moriyama (Giappone) e i nostro, Alessandro Giuli che – appena approdato al Collegio Romano – dovrà già affrontare una sfida non semplice. 

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