Il colosso delle telecomunicazioni americano Verizon torna sui suoi passi e per guadagnare terreno sugli avversari ieri ha annunciato il riacquisto per 9,6 miliardi di dollari di Frontier Communications, società di fibra ottica alla quale dieci anni fa aveva venduto le sue linee. Si tratta di un’operazione in cash che ha valutato le azioni di Frontier 38,50 dollari l’una, portando il valore della società attorno ai 20 miliardi di dollari, incluso il debito.
LE FUSIONI
Frontier nasce da una serie di fusioni nel corso degli anni e possiede 2 milioni di connessioni di fibra ottica in 25 stati americani: la fusione porterà Verizon ad avere circa 10 milioni di clienti abbonati al servizio di fibra, in mercati molto importanti tra cui il Nordest — che comprende città come New York e Boston — il Midwest e ancora la California, il Texas e la Florida, tre stati fondamentali. Ma soprattutto darà a Verizon la possibilità di svecchiare la sua linea telefonica, ormai superata, e allo stesso tempo porterà il colosso a competere ad armi pari con altri grandi provider americani, tra cui AT&T e T-Mobile, entrambi molto attivi nel settore della fibra.
Nell’annunciare l’accordo il capo della divisione consumer di Verizon Sowmyanarayan Sampath ha fatto notare che il numero di clienti di rete cellulare è più alto dove Verizon offre anche un servizio di fibra ottica. I colossi wireless soffrono sempre di più la competizione di servizi di televisione via cavo che per vendere più abbonamenti propongono offerte per cellulari a prezzi molto bassi. Nel frattempo Verizon continua a essere presa di mira dai suoi investitori per un accordo da 45 miliardi di dollari per accaparrarsi le licenze per la rete 5G: in risposta i vertici del colosso hanno detto di voler fare dei tagli per poter aggiustare una situazione difficile che dopo questo accordo ha portato nelle casse di Verizon un debito da 120 miliardi di dollari nel 2024.
Ma il gruppo spera anche che l’acquisto di Frontier possa ridare tranquillità al mercato: visto che il settore wireless sta rallentando e non ha più dividendi interessanti, Verizon sta cercando di espandersi all’interno delle case degli americani. Ovviamente costruire da zero le reti di fibra ottica è molto costoso e richiede tempo e per questo i gruppi tendono ad acquistare società già esistenti. A luglio per esempio T-Mobile ha detto che avrebbe investito insieme alla società di private equity Kkr 4,9 miliardi di dollari per comprare il provider di fibra ottica Metronet.
LA CRESCITA
La storia di Frontier è molto interessante: cresciuta a dismisura nel 2016 dopo aver acquistato da Verizon il network di fibra ottica per 10,5 miliardi di dollari, nel 2020 ha fatto richiesta di bancarotta perché continuava a bruciare denaro e il debito cresceva a dismisura. Ora questo accordo dà nuova speranza all’azienda che ha come obiettivo quello di raggiungere i 30 milioni di clienti entro il 2026. In seguito all’annuncio Wall Street ha dato segnali contrastanti: alle prime voci di una possibile fusione, entrambi i titoli sono saliti, mentre ieri, giorno dell’ufficializzazione, Verizon ha perso quasi l’1% mentre Frontier quasi il 10%. Questo all’interno di una giornata difficile per Wall Street, con il Dow Jones che ha ceduto fino all’1%.
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