«Sono sicuro che il Governo non voglia mettere le mani sullo sport. Ma va messo ordine a questo caos, è necessario, ma Abodi sta già lavorando per rendere più trasparente lo sport italiano. Non potevo immaginare fosse così, ma l’ho potuto constatare sulla mia pelle con la giustizia sportiva». Queste le dichiarazioni dell’onorevole Fabio Rampelli nella conferenza stampa indetta presso la Caffetteria storica di Roma, Giolitti, dopo il rigetto del ricorso al Collegio di Garanzia. «Basti pensare anche solo a quello che è successo con il tetto ai tre mandati sul quale sono state messe le mani per le federazioni e non per il Coni, è anomalo», ha aggiunto.
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La Terza Sezione del Collegio di garanzia nel pomeriggio ha infatti respinto l’istanza cautelare relativa al ricorso dell’onorevole Fabio Rampelli contro la Federazione italiana nuoto dopo che il Tribunale federale aveva confermato la sua esclusione dalla lista dei candidati alla presidenza della stessa Fin nell’assemblea elettiva del prossimo 7 settembre in cui l’unico candidato sarà quindi l’attuale presidente Paolo Barelli.
«Il tanto vituperato mondo della politica dà una pista a quello dello sport che è un ginepraio — ha poi aggiunto Rampelli, che si candidava in opposizione all’attuale presidente della Fin e capogruppo di FI alla Camera, Paolo Barelli — I primi due livelli di giustizia sportiva che ho sostenuto avvengono con organismi di nomina del presidente della federazione, non sono terzi. Mi farò parte dirigente per promuovere un processori di riforma e ne parlerò con Abodi».
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