23.05.2025
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Sports

Norvegia, l’agenzia antidoping seleziona per i test giocatori già morti: l’incredibile gaffe


Dalla Norvegia arriva una storia incredibile. Calciatori chiamati a fare un test antidoping decenni dopo la morte. Sembra uno scherzo, ma in realtà è accaduto davvero. In sostanza, l’agenzia antidoping nazionale ha, in maniera inavvertita, selezionato giocatori morti molti anni prima per svolgere dei test prima delle partite di Nations League.

L’incredibile gaffe dell’agenzia antidoping norvegese

Tra i giocatori selezionati ci sono il capocannoniere della nazionale Jorgen Juve ed Einar Gundersen, considerati tra i giocatori di punta del calcio norvegese, ma Juve è morto 41 anni fa, nel 1983, e Gundersen è mancato addirittura più di 60 anni fa, nel 1962. «Ieri abbiamo ricevuto la visita dell’agenzia antidoping – ha raccontato il c.t. della Norvegia, Stale Solbakken –. Quando sono stati letti i nomi dei giocatori selezionati per i test, sono rimasto sorpreso e ho chiesto se si trattasse di una candid camera.

Probabilmente hanno controllato solo la parte superiore della lista con i migliori marcatori».

L’agenzia antidoping, e non poteva essere il contrario, ha ammesso la gaffe. In fin dei conti, è apparso subito evidente a tutti che era stato commesso un errore. Tra l’altro nella lista c’era anche il difensore Oscar Bobb, che è fuori gioco da quando si è fratturato una gamba il mese scorso. 

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