«Io ho parlato con ministro Sangiuliano, soprattutto per le questioni che interessano il profilo del governo e mi dice che effettivamente lui aveva valutato la possibilità di dare a questa persona un incarico di collaborazione non retribuio, poi ha fatto una scelta diversa, ha deciso di non dare quell’incarico di collaborazione per per chiarire alcune questioni. Mi garantisce che questa persona non ha avuto accesso a nessun documento riservato, particolarmente per quello che riguarda il G7 e soprattutto mi garantisce che neanche un euro degli italiani e dei soldi pubblici è stato speso per questa persona. E queste sono le cose che a me interessano per i profili di governo, poi il gossip lo lascio ad altri perché non ritengo di doverlo commentare io». Lo ha detto la premier Giorgia Meloni, ospite di «4 di Sera», su Rete4.
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L’intervento
«Sto bene. Secondo me qualcuno sperava che fossi scomparsa, ma non l’ho fatto, ma sono sempre stata reperibile. Mi sembra abbastanza fastidioso che, per tentare di fare polemica, addirittura si faccia procurato allarme sulla presunta sparizione del presidente del Consiglio dei ministri perché all’opposizione non andava bene che dopo giorni che avevo avuto i fotografi appollaiati sugli alberi, avevo cercato un posto in cui avere un po’ di privacy», ha aggiunto la premier. «Non mi risulta di essere un concorrente del Grande Fratello e neanche di avere il braccialetto elettronico, ho semplicemente fatto qualche giorno di vacanza con mia figlia senza comunicare agli italiani cosa mangiavo ogni giorno, cosa che credo non interessi minimamente», ha detto Meloni.
Sharon e Paderno
«Credo che noi non stiamo capendo quello che sta accadendo in parte alle giovani generazioni, non stiamo capendo l’impatto che hanno avuto alcune nuove nuove tecnologie l’impatto dei telefonini, l’impatto di internet, l’impatto del Covid, averli chiusi dentro casa, l’incomunicabilità che questi ragazzi hanno, l’incapacità della società anche per noi, anche per i genitori. Noi siamo la prima generazione che cresce figli interamente digitali, noi non siamo attrezzati. Forse questo merita davvero un dibattito un po’ più profondo dei dibattiti che noi siamo abituati a fare con la politica italiana», ha aggiunto la premier commentando recenti casi di cronaca come l’omicidio di Verzeni e la strage in famiglia di Paderno Dugnano.
La manovra
«Il merito grosso» dei risultati economici dell’Italia «è delle imprese, del sistema produttivo, dei lavoratori, della loro determinazione, dei loro sacrifici, della loro creatività. Il governo tenta di aiutarli restituendo un’autorevolezza e una credibilità all’Italia, nel mondo, restituendo una stabilità a questa nazione, soprattutto in chi deve prendere le decisioni, perché nessuno vuole investire in una nazione nella quale può cambiare tutto ogni giorno e cambia tutto ogni giorno, ci vuole continuità anche per avere investimenti, e con politiche economiche serie», ha aggiunto Meloni. «Noi avevamo poche risorse, le abbiamo concentrate su poche cose veramente importanti. Basta con i bonus a pioggia, basta con i soldi gettati dalla finestra — ha aggiunto — Per noi era importante aiutare le imprese che assumevano, aiutare le imprese che assumono, aiutare i salari dei laboratori, i redditi delle famiglie, la salute dei cittadini. Queste sono state le nostre priorità, queste sono state le questioni sulle quali abbiamo messo i soldi, anche in tema di taglio delle tasse, e queste sono le materie sulle quali anche in questa legge di bilancio noi metteremo le nostre risorse. Quanto e come dipenderà dalle risorse che abbiamo a disposizione».
Migranti
Su migranti il governo ha fatto «un lavoro lunghissimo» e «piano piano le risposte mi pare stiano arrivando», ha aggiunto Meloni. «Ho sempre detto che mi sarei presa il tempo necessario per trovare soluzione strutturali e quest’anno abbiamo il 64% in meno di sbarchi, il 30% in meno rispetto al 2022. Sono dati che intendo continuare a migliorare e che convincono anche l’Europa a cambiare approccio: quando sono arrivata si parlava solo di redistribuzione dei migranti, ora di fermare gli sbarchi. Bisogna continuare a lavorare, lo facciamo anche con un prossimo provvedimento che arriverà in Consiglio dei ministri».
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