I fuochi d’artificio rimangono negli scatoloni, all’Allianz Stadium il posticipo della domenica sera tra Juventus e Roma finisce con un pareggio senza reti, e con pochissime emozioni. Reazione immediata dei giallorossi dopo il tonfo all’Olimpico contro l’Empoli, con il secondo punto in campionato che muove la classifica a piccoli passi, in attesa di Hummels per chiudere il mercato dopo l’arrivo di Hermoso, a puntellare la difesa. Frena invece la Juve non più a punteggio pieno ma ancora in vetta alla classifica, insieme a Inter, Udinese e Torino, ma con diversi passi indietro rispetto a Verona, pur con gli stessi 11 titolari in campo. Thiago Motta si concede il lusso di partire con Kalulu, Douglas Luiz, Conceicao, Koopmeiners e Nico Gonzalez in panchina. Mentre De Rossi lancia subito Saelemaekers titolare nel tridente con Dovbyk e Soulé, l’ex Dybala parte in panchina. Bianconeri meno brillanti delle prime due uscite stagionali, partono meglio i giallorossi che tengono bene il campo e concedono pochissimi spazi a Vlahovic, che fatica a innescarsi. Il primo spunto è di Pellegrini, con conclusione deviata da Bremer, poi ci prova Soulé con un tiro a giro calibrato male.
Bisogna aspettare il 41° minuto per la prima vera occasione della partita: affondo sulla sinistra di Yildiz che piazza in mezzo per il sinistro sporco al volo di Vlahovic, deviato in angolo da Svilar. Troppo poco per Thiago Motta che nell’intervallo pesca dalla panchina Conceicao e Koopmeiners al posto di Mbangula e Cabal, stesso sistema di gioco con Cambiaso che scala a fare il terzino sinistro. Ripartenza della Juve che però perde il tempo con Vlahovic e non trova la porta, molta imprecisione dalla trequarti in su per gli uomini di Thiago Motta mentre i giallorossi puntano su un’organizzazione di gioco che non fa correre rischi a Svilar. Applausi a scena aperto dello Stadium per l’ingresso in campo di Dybala per Soulé, poi De Rossi lancia nella mischia anche Kone, Baldanzi e Shomurodov. La Juve prova ad alzare il ritmo ma Vlahovic non è in serata e i pochi palloni che gli arrivano a tiro gli rimbalzano addosso, Thiago Motta lo sostituisce con Nico Gonzalez ma al 90° Angelino sfiora il gol partita con un missile da 25 metri che si spegne fuori a un soffio dal palo sinistro di Di Gregorio.
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